Java, Visual, C++, HTML: le lingue dei millenials

Scuola

di Dalia Somekh

Al Liceo scientifico delle scienze applicate della Scuola ebraica si studiano i linguaggi di programmazione  e si applicano grazie alle attrezzature del nuovo Laboratorio

Qualche anno fa, il liceo scientifico della nostra scuola ha accettato la sfida di trasformarsi da liceo scientifico tradizionale a liceo scientifico delle scienze applicate. Questa trasformazione ha implicato un profondo cambiamento, soprattutto per quanto riguarda le materie scientifiche e la quantità di ore a loro dedicate. Una grande innovazione è rappresentata dall’introduzione dell’informatica, una materia in continua evoluzione e tutta da sperimentare.
Il mio percorso liceale, che sta ormai per concludersi, mi ha permesso di comprendere l’importanza e l’immensità di questa “nuova” materia. Pertanto, ringrazio di tutto cuore la famiglia Silvers che ha reso possibile la realizzazione del Laboratorio Michele Silvers, fornendo l’attrezzatura necessaria per compiere questo grande passo verso il futuro.
Il linguaggio informatico, agli occhi di un inesperto, può risultare molto complicato. In realtà, è semplicemente un qualcosa che va studiato e appreso lentamente.
Esistono moltissimi linguaggi di programmazione, che possono essere paragonati a delle vere e proprie lingue vive, che tutti i giorni vengono usate da noi umani per comunicare. Come esiste l’italiano, l’inglese e l’ebraico, esistono anche le lingue informatiche come Java, Visual Basic, C, C++.
Le loro fondamenta, da un punto di vista logico, rimangono le stesse. L’unico elemento che varia a seconda del linguaggio utilizzato è la sintassi, la parte che richiede la maggior attenzione nella stesura di un codice. La sintassi è un qualcosa che si può apprendere solamente con l’esperienza e lo studio. La sua correttezza è fondamentale e non va trascurata. È sufficiente che una singola parola sia scritta in modo errato, per impedire alla macchina, che legge il codice, di non riconoscere il comando e di non eseguire quanto scritto.
Ho intrapreso questo viaggio in prima liceo, con lo studio del linguaggio di Visual Basic (un linguaggio di programmazione ad eventi). Attraverso la realizzazione di alcuni programmi, utilizzando appunto Visual Basic, ho appreso i concetti base della programmazione: il significato di oggetto, interfaccia, variabile e connettivo logico, ecc.
Poi, guidati dalla nostra professoressa, abbiamo iniziato ad utilizzare App Inventor, un ambiente che permette lo sviluppo di applicazioni Android. Questo ambiente di sviluppo è stato di fondamentale importanza per il mio apprendimento, poiché fornisce un’interfaccia a blocchi di codice, pronti per essere utilizzati. Ciò mi ha permesso di accantonare, per un breve periodo, la formalità con cui occorre scrivere un programma e apprendere al meglio il significato dei nessi logici, che sono alla base di qualsiasi linguaggio informatico.
Nel corso dei cinque anni, ho quindi avuto la possibilità di sperimentare il mondo dell’informatica con molti linguaggi diversi.
L’ultimo è stato JavaScript che abbiamo associato all’HTML, il linguaggio di programmazione delle pagine Web (andate su https://daliasom.github.io per vedere la mia prima pagina web interattiva). Abbiamo realizzato numerosi giochi e animazioni che ci hanno permesso di vedere l’immensità di questo innovativo mondo di comunicazione. (Provate voi stessi: andate sul sito https://www.w3schools.com/code/tryit.asp?filename=G4PMHP8HAHU3 e cliccate “Run” e giocate alla Slot Machine. Di fianco potrete anche leggere il codice da me scritto).
Il mondo informatico si sta espandendo sempre di più e molto velocemente. C’è chi dice per fortuna e chi purtroppo, ma questi sono i linguaggi del futuro e uno studio approfondito che inizia già al liceo può garantire molte opportunità per gli anni successivi.