Alberi, simbolo di speranza e libertà oltre ogni frontiera

Giardino dei Giusti
Moratti: ”Alberi, simbolo di speranza e libertà oltre ogni frontiera”
Celebrata la “Giornata in onore dei Giusti di tutto il mondo”. Sei nuove piante, nel giardino in cima al Monte Stella, per ricordare le personalità che si sono prodigate per aiutarele vittime di persecuzioni e violazioni dei diritti umani

Un giardino per non dimenticare e lasciare un messaggio forte di libertà e tolleranza alle generazioni del futuro. Sei nuovi alberi si sono aggiunti oggi nel Giardino dei Giusti, in cima al Monte Stella, nel cuore di Milano, in una cerimonia a cui ha partecipato il Sindaco di Milano Letizia Moratti. 
“Sono commossa di essere qui a testimoniare con la mia presenza il ringraziamento della città ai Giusti di questo giardino simbolo del bene – ha detto il Sindaco nel corso del suo intervento -. Questo luogo è memoria di un dolore immenso ma è anche seme di speranza per il presente e per le generazioni future”.
Alle celebrazioni per la ”Giornata in onore dei Giusti di tutto il mondo”, nel Giardino inaugurato sei anni fa in onore di chi ha combattuto i crimini contro l’umanità, hanno partecipato anche il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, il presidente del Comitato per la Foresta mondiale dei Giusti, Gabriele Nissim, Claudia De Benedetti per l’Ucei ed Emanuele Fiano.
“Questo luogo – ha ricordato il Sindaco Moratti – raccoglie la voce e la testimonianza di persone con una vita e un lavoro normali che hanno saputo però trovare dentro di sé energie e risorse straordinarie, sacrificando la loro vita per i diritti di altri. Oggi, la loro esistenza, rappresenta un esempio per la vita quotidiana di tutti noi”.

Il Giardino milanese ha così accolto oggi sei nuovi alberi per rendere omaggio e ricordare due giornalisti, Anna Politkovskaja e Dusko Kondor, l’intellettuale turco di origini armene Hrant Dink, il console italiano in Rwanda Pierantonio Costa, l’ arabo tunisino Khaled Abdul Wahab e, infine, i 440 italiani Giusti tra le nazioni nel memoriale di Yad Vashen, a Gerusalemme che ricorda i martiri dell’Olocausto.
“Abbiamo ascoltato la città – ha dichiarato Manfredi Palmeri – per scegliere a quali personalità esemplari dedicare i nuovi alberi, piantati in uno dei luoghi simbolo dell’impegno civile di Milano e della Nazione”.
“I Giusti mandano da questa collina un messaggio di fratellanza e di condivisione di valori umani e di rispetto reciproco tra i popoli. È un inno alla speranza e alla libertà – ha concluso il Sindaco –, una fiamma da tenere viva tutti i giorni, perché la libertà che noi viviamo possa essere patrimonio del mondo intero. Grazie ai Giusti che ce l’hanno insegnato con
la loro vita”.
“Queste persone – ha detto Claudia De Benedetti – hanno avuto il coraggio di essere uomini, nel senso più semplice e più difficile”.
“Persone – ha commentato il presidente del Comitato per la Foresta mondiale dei Giusti, Gabriele Nissim – che hanno lottato per la dignità dell’uomo e hanno scelto di sacrificarsi perché amavano la vita e gli esseri umani, perché non volevano che esseri stupidi e violenti deturpassero la bellezza dell’esistenza umana”.