L'assemblea della Cem del luglio 2019

Assemblea CEM, approvato il bilancio consuntivo 2018: in perdita, ma in recupero

di Ilaria Myr
Martedì 2 luglio si è tenuta nell’Aula Magna Benatoff della Scuola della Comunità ebraica l’assemblea di presentazione e approvazione del bilancio consuntivo del 2018 della Cem, pubblicato in anticipo dal sito Mosaico. Presenti in sala (come purtroppo capita quasi sempre) solo 31 persone, a cui si aggiungono 11 esponenti del Consiglio (9 della lista Milano Ebraica, 2 di Wellcommunity). A presiedere l’Assemblea era Roberto Jarach.

L’Assessore a Bilancio, Contributi e Personale Rony Hamaui ha presentato i dati relativi al 2018 che, per problemi tecnici, non erano stati approvati dallo scorso Consiglio. «Abbiamo reso disponibili i dati per l’approvazione qualche giorno prima di questa Assemblea, in modo che tutti gli iscritti potessero guardarli e studiarli – ha spiegato -. Una pratica, questa, che abbiamo ripristinato dopo anni e che garantisce una trasparenza maggiore».

I dati: 2018 in perdita, ma ridotta

Venendo ai dati, Hamaui ha sottolineato come il 2018 si sia chiuso con una perdita di  717.054 euro, in miglioramento rispetto al 2017, in cui la perdita netta era di 1.142.433 euro.

«I motivi di questo miglioramento sono innanzitutto individuabili nelle iniziative svolte dalla Giunta precedente – ha spiegato-. In particolare: la ristrutturazione del debito, la certificazione del bilancio da parte di PwC e l’introduzione del nuovo contratto di lavoro per i dipendenti della CEM. Purtroppo però, ci portiamo dietro un bagaglio moto pesante: negli ultimi 4 anni, infatti, le perdite sono state pari a 8 mln. Al netto dei lasciti, 2,1 mln, arriviamo a un deficit di 8 mln. Positivo, però, è il fatto che tutti i settori abbiano contribuito al miglioramento (eccetto Rsa e Culto). Inoltre, una serie di lasciti testamentari ci fanno stare tranquilli per il prossimo anno. Dobbiamo però tutti rimboccarci le maniche per il bene di tutti, che è la nostra Comunità».

Il segretario generale Alfonso Sassun ha poi letto, come da prassi, la relazione dei sindaci e della società di revisione che ha certificato il bilancio.

«Il miglioramento della gestione ordinaria nel 2019, in perdita minore rispetto al 2017, è dovuto anche al fatto che non è stata inserita alcuna posta relativa all’8 x 1000, per il cambio di criterio di contabilizzazione dell’8×1000  – ha spiegato Sassun -. Di conseguenza i 450mila euro che ci spettano che verranno incassati nel secondo semestre del 2019 e che porteranno il bilancio dell’anno a un risultato ancora migliore rispetto a quest’anno». Ricordiamo che, come scritto nel documento di bilancio qui consultabile, “il risultato economico atteso per il 2019 è stimato a  1.198.818 euro e che tale stima include alcuni proventi straordinari legati alla vendita di attività immobiliari ed eredità ricevute già realizzati nel corso dei primi sei mesi del 2019”.

Prima della votazione, ha preso la parola Raffaele Besso, assessore al Bilancio nel Consiglio precedente e leader di Wellcommunity. “Sono orgoglioso di questo bilancio, che è il frutto di un lavoro di 4 anni fatto insieme alla Lista Lechaim. Ringrazio Milo Hasbani e le persone con cui ho lavorato, contribuendo a raggiungere buoni risultati. Nel 2018 la perdita è diminuita, e con il cambio di criterio di contabilizzazione dell’8×1000 avremo una perdita ancora ridotta, con un utile di 1 mln di euro. Siamo riusciti a passare un momento difficile».

All’attenzione di Rony Hamaui, Besso ha portato il tema dei lasciti e donazioni, considerati da lui come entrate ordinarie, e da Hamaui, invece, come straordinarie. «Queste entrate servono a pareggiare i bilanci e a fornire servizi – ha spiegato Besso –. Considerandole straordinarie, non si può pareggiare il bilancio senza ridurre i servizi».

In risposta, Hamaui ha spiegato come, al contrario, l’obiettivo sia di aumentare i servizi della Comunità. «Per migliorare la situazione attuale dobbiamo aumentare la qualità e la quantità dei servizi, ma prima è urgente mettere a posto la parte ordinaria – ha spiegato -. E per fare questo dobbiamo essere rigorosi nel riscuotere i pagamenti dei contributi e delle rette scolastiche. Per poi arrivare, un domani, ad avere anche un bilancio sociale da presentare ai nostri stakeholder».

Secondo gli ultimi dati, riportati da Milo Hasbani, sono circa 400 gli iscritti che non hanno ricevuto le schede elettorali perché non erano in regola con i pagamenti, per un importo totale di 600mila euro. A questi si aggiungano circa 120mila euro di rette scolastiche non in regola.

Il bilancio è stato poi approvato da tutti presenti, con tre astenuti.

Dimissioni immobili

Si è poi parlato dei beni immobiliari della comunità. Rony Hamaui ha spiegato come il Consiglio abbia deciso di vendere le 4 proprietà di cui è entrata in possesso, affidando l’incarico a due agenzie esterne. Si tratta, nel dettaglio, di: 1 appartamento in via delle Primule, un box in via Redaelli, un appartamento in piazza bande Nere 2 (ottenuto nell’ambito della controversia legale con Sergio Lainati), e uno in via Bassini 54 (zona Lambrate.). «Per tutti abbiamo fatto fare una perizia da parte di due geometri – ha spiegato Sassun – che hanno definito il prezzo minimo da cui partire per la vendita».

Per concludere, il presidente dell’assemblea Roberto Jarach ha constatato la scarsa affluenza «in un momento così cruciale della Comunità, come è l’approvazione di un bilancio, anche se consuntivo. L’Auspicio è che per il bilancio preventivo ci sia più gente. Lì si misurerà se si è riusciti a riprendere contatto con gli iscritti».

Messa al voto, la vendita è stata approvata dall’Assemblea.