di Fiona Diwan
Per Sibony, psicanalista francese (ospite lunedì 30 settembre di un incontro alla Fondazione Corriere della Sera, nell’ambito delle iniziative per Jewish and the City), Shabbat, il riposo ebraico, “significa entrare in una temporalità diversa, nello spazio dell’altro”. Non solo, esso ha in sé una promessa: ci farà del Bene.
di Fiona Diwan
Per Sibony, psicanalista francese (ospite lunedì 30 settembre di un incontro alla Fondazione Corriere della Sera, nell’ambito delle iniziative per Jewish and the City), Shabbat, il riposo ebraico, “significa entrare in una temporalità diversa, nello spazio dell’altro”. Non solo, esso ha in sé una promessa: ci farà del Bene.
di Ilaria Myr
Il legame fra identità, religione, lingua al centro dell’incontro “Chiavi per l’ebraismo” con Giovanni Filoramo e Alessandro Guetta
di Ilaria Myr
Il legame fra identità, religione, lingua al centro dell’incontro “Chiavi per l’ebraismo” con Giovanni Filoramo e Alessandro Guetta
di Ilaria Myr
Può la teoria dell’evoluzione conciliarsi con la tradizione ebraica? E se si, in che modo? Se ne è discusso in Statale nel corso dell’incontro “Dalla Creazione alla creazione”
di Ilaria Myr
Con ‘The creation’, la sand artist Ilana Yahav ha stregato il pubblico del Franco Parenti
di Ilaria Myr
Con ‘The creation’, la sand artist Ilana Yahav ha stregato il pubblico del Franco Parenti
Domenica 29 settembre, sala gremita al Teatro Franco Parenti di Milano per la presentazione del nuovo lavoro del registra israeliano Amos Gitai, “The Book of Amos”.
Domenica 29 settembre, sala gremita al Teatro Franco Parenti di Milano per la presentazione del nuovo lavoro del registra israeliano Amos Gitai, “The Book of Amos”.
di Ilaria Myr
A seconda di dove si vive e della propria esperienza di vita, lo Shabbat può essere vissuto in modi diversi, sempre tenendone alto il valore che lo caratterizza. Incontro con Amos Luzzatto, Edna Calò Livne e Clive Lawton.
di Fiona Diwan
«Un uomo che non sa da dove viene, non sa dove va. Ecco perché è così importante per noi sapere che le parole che più spesso ricorrono nella Torà, sono due: “zachor”, ricordare, e “shalom”, pace.
di Fiona Diwan
«Un uomo che non sa da dove viene, non sa dove va. Ecco perché è così importante per noi sapere che le parole che più spesso ricorrono nella Torà, sono due: “zachor”, ricordare, e “shalom”, pace.
