Un nuovo Medio Oriente è possibile: le voci arabe che non ti aspetti

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di Ilaria Myr
Dall’Egitto all’Iraq, dallo Yemen al Libano… Lo scrivono, lo dicono: cambiare si può. Il loro coraggio sta facendo la Storia. Sono giovani, hanno vissuto sulla propria pelle violenza e censura dei diritti civili. Oggi hanno deciso di esporsi. Scopo? Contrastare le autocrazie arabe e l’odio anti-israeliano dei ragazzi occidentali intrisi di pregiudizi e ideologia terzomondista. L’articolo di copertina di Bet Magazine di novembre.

Mediatori in azione: proposta di tregua di 30 giorni e rilascio di 11-14 ostaggi a Gaza in discussione

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di Anna Coen
Una versione aggiornata della bozza in discussione presentata dal capo del Mossad per il conflitto in Medio Oriente non contempla il ritiro totale delle truppe israeliane né un cessate il fuoco, punti essenziali richiesti da Hamas negli ultimi giorni. Ancora numerosi dubbi aperti per la questione del rilascio dei prigionieri e la proposta di una tregua temporanea di un mese.

Accuse reciproche di fascismo tra Trump e Harris. In uno spot, un sopravvissuto all’Olocausto difende l’ex Presidente

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di Marina Gersony
L’accusa di “fascismo” è diventata un’arma nella campagna erletorale americana presidenziale. Prima Kamala Harris ha attribuito l’etichetta a Trump rispondendo in diretta su CNN alla domanda se lo considerasse un fascista. In risposta, il fronte repubblicano ha realizzato un spot con protagonista un sopravvissuto alla Shoah, che rivendica il diritto di smentire Harris con il peso della sua storia personale.

Il campione del mondo di pugilato Floyd Mayweather dona 100.000 dollari alla United Hatzalah per sostenere i medici israeliani

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di Pietro Baragiola
La leggenda del pugilato americano Floyd Mayweather ha deciso di donare 100.000 dollari all’organizzazione United Hatzalah per acquistare 100 giubbotti antiproiettile ai volontari medici israeliani ancora oggi in prima linea nella guerra contro Hamas. È stato annunciato sul palco dell’annuale concerto di Sukkot “United fo Life” che la United Hatzalah ha tenuto nell’International Convention Center di Gerusalemme.

Vecchio e nuovo odio antiebraico in Austria, dove l’estrema destra ha rialzato la testa

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di Nathan Greppi
Le recenti elezioni in Austria, che il 29 settembre hanno visto arrivare al primo posto il partito di destra radicale FPÖ con il 28,8% dei voti, fanno riemergere una questione di lunga data. “Avere figure legate al nazionalismo tedesco al potere potrebbe influenzare il modo in cui il governo tratterà temi come la memoria del nazionalsocialismo”, ci racconta la storica Brigitte Bailer-Galanda.

Insegnante in una scuola dell'UNRWA a Gaza nel 2011 (Foto: UN Photo/Shareef Sarhan)

Indagine choc sugli insegnanti dell’UNRWA a Gaza. Tremila educatori dell’ONU celebrano la violenza di Hamas

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di Anna Coen
Oltre 3.000 insegnanti finanziati dall’UNRWA, operanti nella Striscia di Gaza, avrebbero utilizzato un canale Telegram per glorificare gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre, pochi minuti dopo il suo inizio. I fatti mostrano un sostegno concreto ad atti di estrema brutalità, tra cui stupri e omicidi indiscriminati di civili israeliani, in quella che è stata una giornata di ferocia senza precedenti.

Individuati 30 soggetti legati a Hamas in sette paesi europei

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di Nathan Greppi
Le organizzazioni e le persone identificate nel rapporto raccolgono fondi, reclutano membri e diffondono liberamente disinformazione per essa. Riescono a bypassare i quadri giuridici mantenendo segreti i loro legami con Hamas o, quando vengono scoperti e smascherati, creando nuove organizzazioni di facciata per nascondere la loro identità. In Italia sono state individuate l’ABSPP e Infopal.

Uniti per la Pace: il piano di Olmert e al-Kidwa  per uscire dal conflitto e garantire un nuovo futuro per israeliani, palestinesi e per l’intera regione

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di Marina Gersony
L’iniziativa per il Medio Oriente prevede la liberazione degli ostaggi che devono essere restituiti alle loro famiglie, un ritorno ai confini del 1967 Secondo il piano, la capitale palestinese dovrebbe situarsi nei quartieri arabi di Gerusalemme Est, mentre la Città Vecchia verrebbe gestita congiuntamente da Israele, Palestina e altri tre Stati.