Shadi Khalloul: come vivono i cristiani in Israele

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di R. I.
L’associazione Svizzera – Israele di Lugano e del Ticino ha organizzato un incontro per il Giorno della Memoria e ha invitato il Presidente della Comunità Cristiana – Aramaica di Israele, Shadi Khalloul

Opera House di Sydney (foto: ©IlariaMyr)

Ondata di crimini antisemiti in Australia. Un possibile piano straniero dietro gli attacchi

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di Redazione
Attaccati in dieci giorni a Sydney una sinagoga e un asilo nido ebraico. Emerge il sospetto che dietro questi atti si nascondano transazioni in criptovalute, un mezzo che rende difficile tracciare i finanziamenti e smascherare i mandanti. Al contempo, si indaga sulla radicalizzazione online di giovani coinvolti in questi crimini, evidenziando come l’odio si alimenti anche nel vasto e oscuro mondo digitale.

Presidenza Trump, giorno uno: stop alle sanzioni di Biden contro i residenti in Giudea e Samaria

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di Ludovica Iacovacci
Lo scorso febbraio, Biden aveva firmato un ordine esecutivo che dichiarava un’emergenza nazionale per affrontare la “minaccia posta dalla situazione in Cisgiordania, tra cui in particolare alti livelli di violenza dei coloni estremisti, lo spostamento forzato di persone e villaggi e la distruzione di proprietà”, imponendo sanzioni a coloro che erano considerati coinvolti in tali azioni.

“Inizia l’era d’oro dell’America”: l’inaugurazione presidenziale di Donald Trump tra icone ebraiche e il saluto controverso di Elon Musk

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di Pietro Baragiola
Il discorso di inaugurazione è stato costellato di simbolismi religiosi che hanno incluso l’ammissione di Trump di ‘essere stato salvato da Dio per rendere l’America grande’ e la presenza di numerosi membri del mondo ebraico come il rabbino Ari Bernman che è salito sul palco per rivolgere la sua benedizione al neopresidente.

“Hanno diffuso informazioni malevole, false e tendenziose”: Wikipedia annuncia il bando dei suoi redattori antisemiti

Mondo

di Pietro Baragiola
Gli utenti indagati che oggi rischiano il bando sono Iskandar323, Selfstudier, Nableezy, Levivh, Nishidani e Ivana. Quest’ultima in passato era stata nominata redattrice esperta di Wikipedia ma, in seguito alle sue dichiarazioni antisemite e al fatto di utilizzare come immagine profilo il triangolo rosso anti-Israele, era stata bandita temporaneamente dalla piattaforma. Oggi Ivana rischia il banno perenne.

Lufthansa, Wizz Air, EasyJet: le compagnie aeree tornano a volare nei cieli di Israele

Mondo

di Ludovica Iacovacci
Wizz Air, riapre la rotta Londra-Tel Aviv e Lufthansa il 1º febbraio riprende i voli con destinazione Stato ebraico, e di conseguenza anche gli altri vettori all’interno del gruppo: Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines ed Eurowings. Mentre EasyJetha detto a Reuters di accogliere con favore la notizia del cessate il fuoco di Gaza e nei prossimi giorni dovrebbe rivedere i suoi piani.

Università Columbia: si licenzia professoressa della Columbia accusata di antisemitismo

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di David Fiorentini
A novembre, in seguito a un’intervista rilasciata al programma “Democracy Now”, la professoressa era finita sotto la lente degli investigatori per aver violato la politica universitaria sulle discriminazioni, accusando ingiustamente degli studenti israeliani. Inoltre, è stata accusata di violazione delle norme contro le ritorsioni per aver fornito a un giornalista il nome di un professore che aveva presentato una denuncia contro di lei.

Incendi a Los Angeles

“Tante congregazioni si sono fatte avanti per aiutare”: la comunità ebraica di Los Angeles presta soccorso alle vittime degli incendi

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di Pietro Baragiola
Davanti alla furia degli incendi tanta è la solidarietà del mondo ebraico. “Nel mezzo della tragedia, la comunità ebraica di Los Angeles si è subito attivata per aiutare le persone in difficoltà, indipendentemente dalla loro affiliazione religiosa” spiega a Mosaico la foodblogger Benedetta Jasmine Guetta, evacuata da Santa Monica.

Gaza, arriva l’accordo con Hamas: cessate il fuoco e liberazione degli ostaggi

Mondo

di Anna Balestrieri
Secondo le informazioni diffuse, l’intesa prevede una pausa nei combattimenti e la liberazione di decine di ostaggi, in cambio di centinaia di prigionieri palestinesi detenuti da Israele. I dettagli dell’accordo sono ancora in fase di finalizzazione, come confermato dall’ufficio del Primo Ministro Benjamin Netanyahu.