Il figlio di Netanyahu scatenato contro l’UE. “L’Europa deve tornare libera, democratica e cristiana”

di Paolo Castellano
«L’Europa deve tornare libera, democratica e cristiana». Questo appello è stato pubblicato da Yair Netanyahu sul suo account di Twitter. Il 28 aprile, durante Yom Hazikaron, il figlio dell’attuale premier israeliano ha commentato un tweet della delegazione dell’Unione europea in Israele (EU in Israel) che aveva annunciato la sua partecipazione a una cerimonia organizzata dal movimento Combatants For Peace.

Yair ha infatti sostenuto che i rappresentanti europei si sono schierati dalla parte dei terroristi palestinesi, partecipando all’ Israeli-Palestinian Memorial Day che quest’anno è andato in onda su Zoom con 200mila partecipanti. Lo riporta il sito d’informazione Haaretz.

«Ieri ci siamo uniti ai membri di Parents Circle per partecipare alla cerimonia commemorativa per condividere insieme il loro dolore e interrompere il periodo di violenza e odio. Coloro che hanno perso i propri cari nel conflitto – israelo-palestinese – comprendono appieno la necessità della pace e il percorso per raggiungerla», ha twittato EU in Israel.

«Vergognatevi per aver finanziato un obbrobrio nel giorno più santo del calendario israeliano! Abbiamo un solo giorno all’anno per ricordare i nostri soldati caduti! E voi lo distruggete con un “monumento” ai terroristi palestinesi! L’Unione europea è nemica di Israele e nemica di tutti i paesi cristiani europei», ha scritto Yair, per poi aggiungere ulteriori critiche.

«Lo spazio Schengen è morto e presto lo sarà anche la vostra malvagia organizzazione globalista, e l’Europa tornerà ad essere libera, democratica e cristiana!», ha concluso il figlio del premier israeliano.

Non si comprende bene la sfumatura polemica sul trattato europeo di libera circolazione di uomini e merci.  In questo momento Schengen è stato sospeso – lo prevede il trattato in caso di emergenza – per la rapida diffusione della pandemia Covid-19 in Europa.

Recentemente, altre dichiarazioni di Yair hanno scatenato accese polemiche in Israele. Come riporta Haaretz, la scorsa settimana il figlio di Benjamin Netanyahu ha augurato ai manifestanti, che hanno protestato in piazza contro il governo di unità nazionale, di prendersi il Coronavirus.  Tutto ciò sempre su Twitter. Benjamin Netanyahu ha preso le distanze dalle esternazioni del figlio e il tweet è stato cancellato.