di Pietro Baragiola
Il Tempio Emanu-El Streicker Cultural Center di New York è riuscito ufficialmente a battere il record per “la più grande cena di Shabbat mai realizzata” con 2761 partecipanti. Per battere il record il gruppo doveva superare la soglia dei 2.322 partecipanti raggiunta a Berlino nel 2015.
Venerdì 21 novembre il Tempio Emanu-El Streicker Cultural Center di New York è riuscito ufficialmente a battere il record per “la più grande cena di Shabbat mai realizzata”.
Questo straordinario evento ha richiesto oltre un anno di preparativi da parte della sinagoga newyorkese che, sostenuta dalla sovvenzione di 500.000 dollari della UJA Federation, ha raccolto le risorse necessarie a trasformare l’ultimo piano del North Javitz Center di Manhattan in un’enorme tavolata imbandita, capace di accogliere quasi 3000 ospiti pronti ad entrare nel Guinness World Record.
La partecipazione all’evento
Intitolato “The BIG Shabbat” l’evento ha aperto le iscrizioni sul proprio sito l’11 agosto 2025.
“Abbiamo deciso di aprire la partecipazione non solo ai membri della comunità ebraica ma anche a chiunque non ne faccia parte ma ne sia interessato” ha raccontato uno degli organizzatori al Jewish Telegraphic Agency.
Per partecipare era richiesta una quota di iscrizione di 50 dollari a persona, garantendo a ciascuno non solo un posto a tavola ma anche la possibilità di vincere due voli di andata e ritorno, soggiorno incluso, a Gerusalemme e Tel Aviv. Il vincitore, estratto nel corso dell’evento, ha persino ricevuto l’onore di inserire un biglietto nel Muro Occidentale di Gerusalemme a nome di tutti i presenti alla cena.
Le iscrizioni si sono chiuse ufficialmente alle 18:30 del 21 novembre, lasciando aperta una lista d’attesa di oltre 1.200 persone.
The BIG Shabbat
L’intera serata è stata monitorata dal controllo vigile del Dipartimento di Polizia di New York e dal team di sicurezza del North Javitz Center che, insieme, hanno sottoposto i partecipanti a screening di controllo scrupolosi all’ingresso della sede.
La cena è iniziata con un video generato dall’intelligenza artificiale, ricco di apparizioni digitali e commenti umoristici sullo Shabbat da parte di luminari ebrei del passato tra cui Ruth Bader Ginsburg, Albert Einstein, Golda Meir e Anne Frank.
Subito dopo sono entrate in scena diverse celebrità dal vivo come l’attore Jonah Platt che ha cantato il brano Shalom Aleichem e le stelle di Broadway Steven Skybell e Shoshana Bean che hanno eseguito Sabbath Prayer dal musical “Fiddler on the Roof”.
Il momento più coinvolgente della serata è arrivato, però, con l’accensione delle candele guidata dall’ex ostaggio di Hamas Omri Miran, insieme alla moglie Lishay. Un gesto che ha caricato la sala di un silenzio intenso e carico di emozione, prima dell’inizio del pasto.
Il menù in questione è stato curato da quattro delle più rinomate menti del panorama culinario ebraico-americano: i celebrity chef Beejhy Barhany, Jake Cohen, Joan Nathan e Adeena Sussman che, al comando di una squadra di 10 cuochi, 45 sous-chef e 156 camerieri, hanno firmato un pasto a più portate. Salmone, bagel, 811 chili di patate per mini kugel, 402 challa, olive israeliane, lasagne vegane e una selezione di insalate sono andate a formare un menù pensato per l’impresa titanica di servire simultaneamente quasi 3000 persone.
Il record battuto

Alle 20:56 in punto, il giudice del Guinness World Record Andrew Glass ha preso il microfono per annotare la conta finale delle persone che sono rimaste sedute alla cena per almeno un’ora.
“Come ebreo newyorkese è stato emozionante per me essere parte di un simile evento” ha spiegato Glass alla Jewish Telegraphic Agency. “Quando ho sentito che stavano cercando un giudice ebreo per monitorare la serata ho capito che dovevo propormi.”
Per battere il record il gruppo doveva superare la soglia dei 2.322 partecipanti raggiunta a Berlino nel 2015.
Prima che l’ora volgesse al termine, Glass ha confermato che tutti i piatti fossero kosher e sicuri da mangiare. “Sfortunatamente ci sono state alcune deduzioni dal conteggio” ha raccontato Glass alla folla prima del verdetto. “Ciononostante, avete raggiunto i 2.761 partecipanti. Congratulazioni!”
La sala è subito esplosa in un roboante applauso mentre il gruppo ebraico Six13 ha attaccato con una versione a cappella di We Are the Champions.
Glass ha subito consegnato il certificato agli organizzatori anche se ha dovuto precisare che quello ufficiale, aggiornato con il numero esatto dei partecipanti, verrà inviato nelle prossime settimane.
“È un momento davvero significativo per la città” ha dichiarato Kim Hartman, co-presidente dell’evento. “Spero che chiunque sia stato qui stasera porti con sé questo ricordo per tutta la vita.”



