Alla Biblioteca Nazionale d’Israele, il 30 novembre 2025 storie a lungo rimaste nell’ombra troveranno finalmente la loro voce. Gli Altri Profughi – Le storie non raccontate degli ebrei sefarditi e mizrahi è molto più di un evento: è un ritorno a casa per le memorie, le voci e il patrimonio di intere comunità sradicate dai paesi arabi e dall’Iran. (Ebrei iracheni sulla nave Ophir ad Aden, in Yemen nel 1950. Fonte foto: NLI)
Ogni anno, il 30 novembre segna lo Yom HaPlitim, la Giornata ufficiale che commemora la partenza e l’espulsione degli ebrei dai Paesi arabi e dall’Iran. La data non è casuale: cade il giorno successivo al voto dell’ONU sul Piano di Partizione per la Palestina del 1947. Da quel momento, ondate di ostilità e violenza si abbatterono sulle comunità ebraiche del Medio Oriente e del Nord Africa, costringendo circa un milione di persone a fuggire e a lasciare alle spalle case, sinagoghe e secoli di vita.
Quest’anno, laBiblioteca Nazionale d’Israele (NLI) e Sephardi Voices celebrano questa ricorrenza con un pomeriggio dedicato alla testimonianza, alla musica e alla memoria.
La forza della testimonianza: Sephardi Voices arriva a Gerusalemme
Il progetto internazionale Sephardi Voicesè nato con l’obiettivo di raccogliere le testimonianze dei sopravvissuti e dei discendenti delle comunità ebraiche che un tempo prosperavano in Iraq, Egitto, Libia, Yemen, Marocco, Iran e in molti altri paesi. L’archivio comprende quasi 450 interviste di storia orale — in inglese, ebraico, giudeo-arabo, francese e italiano — insieme a ritratti, documenti e fotografie che raccontano la ricchezza di un mondo quasi cancellato dalla memoria collettiva.
Oggi questo prezioso archivio trova una casa permanente online sul sito della Biblioteca Nazionale d’Israele. La donazione include la Victor and Edna Mashaal Collection, la Eli Timan Collection e la Shasha Collection, offrendo uno sguardo profondo sulla vitalità e la resilienza della vita sefardita e mizrahi prima e dopo l’esilio.
Un pomeriggio di voci e di canto
L’evento, che inizierà alle 17:00, si aprirà con un simposio in cui prenderanno la parola membri dell’ultima generazione di ebrei sefarditi e mizrahi nati in Medio Oriente, Nord Africa e Iran: testimoni diretti di comunità scomparse, portatori di una memoria viva e insostituibile.
Il cantore liturgico Rav David Menachem eseguirà piyyutim — inni sacri tramandati dal nonno in Iraq — restituendo il suono e l’anima di un mondo che non esiste più.
Nel corso della giornata, il pubblico potrà visitare una mostra speciale dedicata agli oggetti delle comunità sefardite e mizrahi, oltre a unaproiezione di testimonianze video tratte dall’archivio di Sephardi Voices.
Restituire un capitolo mancante della storia ebraica
Gli Altri Profughi invita il pubblico a riscoprire un capitolo della storia ebraica troppo spesso dimenticato. Con l’arrivo dell’archivio Sephardi Voices alla Biblioteca Nazionale d’Israele, la memoria di queste comunità non sarà solo preservata, ma resa udibile — vibrante, condivisa, viva.
Non è solo una storia di perdita, ma di resistenza e di identità. Questo evento è un invito a ricordare che la memoria, quando si fa voce, diventa una forma di giustizia.






