Wizz Air punta ad aprire un hub in Israele in primavera

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di Maia Principe

La compagnia aerea low cost ungherese Wizz Air ha annunciato giovedì di essere “impegnata” a creare una base aerea operativa in Israele già a marzo o aprile, una mossa che potrebbe aumentare la concorrenza e abbassare le tariffe alle stelle per i viaggiatori. Lo riporta il Times of Israel.

“Siamo pienamente impegnati a realizzare l’idea di una base Wizz qui in Israele”, ha dichiarato József Váradi, CEO di Wizz Air, durante una visita in Israele. “Vogliamo essere visti come un’azienda solida e radicata nella società israeliana”.

Váradi ha rilasciato la dichiarazione dopo un incontro con il Ministro dei Trasporti Miri Regev e i funzionari del Ministero. Tuttavia, ci sono ancora questioni normative e di altro tipo in discussione, mentre le compagnie aeree israeliane si stanno opponendo con forza al piano.

In una dichiarazione congiunta rilasciata dopo l’incontro, Regev e Váradi hanno dichiarato di aver concordato di lavorare con i rispettivi team sulle questioni in sospeso nei prossimi due mesi, per cercare di concludere le discussioni entro la fine di gennaio.

“Si tratta di un investimento da un miliardo di dollari da parte nostra, e porteremmo efficienza tecnologica nel settore aeronautico nel Paese, ma soprattutto, introdurremmo tariffe molto più basse sul mercato locale”, ha affermato Váradi. “Pensiamo di poter raddoppiare la nostra rete di rotte”.

“Al momento abbiamo 21 rotte da Israele [verso destinazioni in tutta Europa] e nei prossimi anni prenderemo in considerazione una rete di circa 50 rotte”, ha stimato.

Negli ultimi mesi, Regev ha portato avanti i colloqui con Wizz Air per stabilire una base aerea operativa in Israele. L’iniziativa consentirebbe alla compagnia low cost di parcheggiare i propri aerei in Israele e di aggiungere più voli verso più destinazioni, ha affermato Regev, aumentando così la scarsa offerta di posti, il che a sua volta dovrebbe portare a tariffe più basse.

La compagnia di bandiera israeliana, El Al, e i suoi rivali israeliani più piccoli, Arkia e Israir, hanno sostenuto che consentire a Wizz Air di aprire una base operativa nel Paese danneggerebbe notevolmente le compagnie aeree locali e comprometterebbe la resilienza nazionale, soprattutto durante i periodi di emergenza bellica.

Le compagnie aeree israeliane, tra cui El Al, sono state accusate di speculazione sui prezzi e speculazione eccessiva e stanno affrontando azioni legali collettive, dopo aver registrato profitti record negli ultimi due anni di guerra, mentre i prezzi dei biglietti sono saliti alle stelle.