Vacanza da incubo a Rodi: adolescenti israeliani aggrediti da un gruppo filopalestinese

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di Anna Balestrieri

Un gruppo di adolescenti israeliani, in vacanza sull’isola greca di Rodi, ha vissuto momenti di terrore nella notte tra martedì 22 e mercoledì 23 luglio. I ragazzi hanno raccontato di essere stati inseguiti e aggrediti da una folla ostile armata di coltelli, che li ha sorpresi all’uscita di un locale frequentato da turisti israeliani. L’episodio si inserisce in un clima crescente di ostilità verso cittadini israeliani in Grecia, alimentato dalla guerra in corso tra Israele e Hamas.

“Non volevamo restare coinvolti, abbiamo cercato di andarcene, ma ci hanno rincorsi con i motorini. È stato spaventoso”, ha riferito uno dei giovani, Shachar Gutman.

Il racconto dei ragazzi: “Ci hanno chiesto se fossimo israeliani, poi ci hanno inseguito”

Secondo quanto riportato dai ragazzi ai media israeliani, i fatti sono iniziati verso le 3 del mattino, dopo una serata trascorsa nel locale “Hakuna Matata” (nella foto), situato nella zona della movida di Orfanidou Street. Dopo essere stati identificati come israeliani, i sei amici sarebbero stati presi di mira da un gruppo di circa 30-40 individui. Alcuni di questi sarebbero saliti su moto e quad per inseguirli, altri li avrebbero rincorsi a piedi.

“Ho saltato un muro e mi sono nascosto. Un mio amico si è rifugiato dietro un furgone. Lì è stato preso a calci e supplicava di non essere colpito. Lo hanno filmato mentre chiedeva pietà”, ha raccontato uno dei ragazzi a Ynet.

Paura e isolamento: “Ci sentivamo come in guerra”

Nel cuore della notte, Gutman ha inviato un messaggio urgente ai genitori: “Rispondi, è urgente, ci stanno cercando. Mi sto nascondendo”. I genitori, sentendosi impotenti, hanno contattato il Ministero degli Esteri israeliano. Alcuni dei ragazzi si sono nascosti tra i cespugli, altri dietro auto parcheggiate o scale. “Volevamo solo uscire a divertirci, invece ci siamo ritrovati inseguiti da persone armate. È stato l’episodio più spaventoso della mia vita”, ha detto un altro dei giovani coinvolti.

Secondo Channel 12, uno dei ragazzi sarebbe stato lasciato andare dopo essere riuscito a convincere gli aggressori, parlando in olandese, di non essere israeliano.

La versione della polizia greca: tensioni verbali e un’aggressione isolata

Le autorità elleniche hanno confermato che verso le 4:30 del mattino è stato segnalato un incidente nella zona dei locali notturni, ma la loro ricostruzione diverge parzialmente. Secondo la polizia greca, un gruppo di circa 20 giovani israeliani avrebbe intonato slogan pro-Israele, provocando la reazione verbale di una decina di manifestanti filopalestinesi, che avrebbero risposto gridando “assassini”. Il personale del bar è intervenuto per separare i due gruppi.

“Non ci sono prove dell’uso di coltelli, né di una rissa su larga scala”, hanno dichiarato le forze dell’ordine, sottolineando che l’unico episodio di violenza fisica sarebbe avvenuto successivamente, quando un individuo non identificato avrebbe colpito uno degli israeliani nei pressi dell’hotel. Nove cittadini israeliani sono stati identificati e hanno lasciato l’isola la mattina stessa.

Cresce l’allarme per la sicurezza degli israeliani in Grecia

L’aggressione a Rodi è avvenuta meno di 24 ore dopo un altro episodio che ha attirato l’attenzione internazionale. Circa 1.600 passeggeri israeliani a bordo di una nave da crociera Mano Maritime sono rimasti bloccati al largo dell’isola di Syros, quando circa 200 attivisti filopalestinesi hanno impedito l’attracco della nave con cori e cartelli contro l’operazione militare israeliana a Gaza. Alcuni passeggeri israeliani avrebbero risposto con cori come “Am Yisrael Chai” e “Morte agli arabi”, secondo i resoconti. L’imbarcazione è stata infine dirottata verso Cipro.

Episodi precedenti: aggressioni e atti vandalici in aumento

Non si tratta di un caso isolato. A fine giugno, un turista israeliano di nome Meidad Hozeh è stato aggredito ad Atene per aver usato Google Maps in ebraico. Un gruppo di persone lo ha inseguito fino all’interno di un ristorante, tentando di sfondare la porta del bagno in cui si era rifugiato. Solo l’intervento della polizia ha fermato l’assalto – inizialmente, le forze dell’ordine avevano ammanettato la vittima, salvo poi scusarsi quando i video ne hanno provato l’innocenza.

Nel mese precedente, sono stati registrati tentativi di incendio doloso contro una sinagoga e un hotel israeliano, oltre a un attacco a un ristorante kosher, il King David Burger di Atene. Alcuni di questi episodi sono stati etichettati da politici greci come manifestazioni di antisemitismo da perseguire penalmente. Il parlamentare Adonis Georgiadis ha dichiarato: “Colpire un intero popolo è razzismo, e in Grecia deve esserci tolleranza zero”.

Israele: “La sicurezza dei nostri cittadini deve essere garantita”

Alla luce degli ultimi eventi, le autorità israeliane hanno invitato i propri cittadini a evitare viaggi non necessari in Grecia e Cipro, e ad adottare massime precauzioni in caso di permanenza. Attualmente, la valutazione del rischio per la Grecia è a livello 2 su 4, secondo il Consiglio di Sicurezza Nazionale israeliano.

Israele ha espresso preoccupazione per le ripercussioni sul turismo, chiedendo alle autorità greche di intervenire con fermezza per garantire l’incolumità dei cittadini israeliani e delle comunità ebraiche presenti sul territorio.