di Nina Prenda
Non c’è attività di polizia e la sicurezza è completamente crollata”, ha detto il funzionario. “La situazione a Gaza è quella in cui le bande armate vagano liberamente”. Mentre Yasser Abu Shabab, del clan beduino Tarabin, a Ynet dichiara: “Vogliamo che gli ostaggi israeliani tornino a casa. Continueremo a combattere Hamas”.
Secondo quanto riporta la testata Israel National News, un alto funzionario di Hamas ha rivelato lunedì 7 luglio che circa il 95% della leadership del gruppo terroristico è stata eliminata durante la guerra in corso.
In un’intervista alla BBC, il funzionario ha ammesso che Hamas ha perso circa l’80% del suo controllo sulla Striscia di Gaza, che è stata sopraffatta da clan armati.
Il componente dell’organizzazione ha attribuito il crollo della struttura di comando e controllo di Hamas agli ampi attacchi e alle eliminazioni effettuate da Israele durante il conflitto. Il funzionario ha aggiunto che durante il più recente cessate il fuoco, Hamas ha tentato di riorganizzare la sua leadership, ma le continue operazioni militari israeliane hanno ostacolato qualsiasi sforzo per ristabilire un comando gerarchico funzionante in grado di far rispettare l’autorità sul campo. Ha inoltre rivelato che insieme agli attacchi israeliani, i residenti di Gaza hanno saccheggiato il quartier generale centrale della sicurezza di Hamas, che era servito come base primaria per gestire il controllo del gruppo su Gaza. “Non c’è nessun controllo di sicurezza da nessuna parte. Non c’è attività di polizia e la sicurezza è completamente crollata”, ha detto il funzionario. “La situazione a Gaza è quella in cui le bande armate vagano liberamente. Possono trattenerti o ucciderti, e nessuno lo saprebbe. Hamas non ha alcun controllo. Non c’è leadership, nessun comando, nessuna comunicazione. La sensazione è di collasso totale”, ha concluso l’alto funzionario.
Abu Shabab: “Continueremo a combattere Hamas”

Riguardo alle bande armate nella Striscia di Gaza, emerge la figura di Yasser Abu Shabab, capo della milizia sostenuta da Israele e membro del clan beduino Tarabin che ha istituito gruppi armati utilizzando armi fornite da Israele per combattere Hamas a Gaza. In un’intervista rilasciata di recente a Ynet, accusa Hamas di aver gettato la Striscia di Gaza nel caos orchestrando gli attacchi del 7 ottobre 2023, senza curarsi delle conseguenze disastrose per la popolazione. “Abbiamo perso tutto – le nostre case, i nostri beni, i nostri lavori, i nostri soldi – mentre i loro leader vivono nei tunnel, non desiderando nulla. Riuscite a immaginare un’ingiustizia più grande?”.
E ancora: “(Quelli di Hamas, ndr) mi hanno chiamato criminale, ladro, persino membro di Daech… tutto per spaventare la gente. Ma non ha funzionato. Chi può ancora dare legittimità a chi rapisce e uccide bambini, come la famiglia Bibas? Sono subumani spregevoli, la loro fine è vicina”.
Infine, per quanto riguarda la fine delle ostilità, dichiara: “Vogliamo che gli ostaggi israeliani tornino a casa. Ogni persona innocente, da tutte le parti, dovrebbe tornare a casa, ai figli e alla famiglia. Il popolo di Gaza ha già pagato un prezzo insopportabile per un’organizzazione terroristica squilibrata. Non lasceremo la Striscia e continueremo a combattere Hamas”.