Tensione in Europa League: 11 arresti fuori da Villa Park per la partita Maccabi-Aston Villa

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di Pietro Baragiola

La partita di UEFA Europa League tra Aston Villa e Maccabi Tel Aviv è stata accompagnata, giovedì 6 novembre, da un forte clima di tensione fuori dallo stadio Villa Park di Birmingham.

Mentre la squadra israeliana subiva una sconfitta per 2-0, ai suoi tifosi è stato vietato l’accesso allo stadio per motivi di sicurezza, scatenando numerose polemiche e proteste.

Come se ciò non bastasse, nel corso della serata la polizia del West Midlands ha effettuato ben 11 arresti per una serie di reati legati all’ordine pubblico, molti dei quali aggravati da motivazioni antisemite.

 

Le proteste fuori dallo stadio

In centinaia si sono radunati fuori dallo stadio per una protesta organizzata dal gruppo Palestine Solidarity Campaign, che richiedeva l’eliminazione di Israele dalle competizioni calcistiche internazionali.

Tra slogan come “Free, free Palestine”, cartelli anti-Israele e bandiere palestinesi, la tensione è salita rapidamente specialmente con l’arrivo della contro-protesta israeliana provocata dall’esclusione dei suoi tifosi dalla partita.

Questa decisione è stata presa dal Safety Advisory Group di Birmingham come “misura necessaria a contenere il rischio di disordini” ma è stata accolta con dure critiche sia in Israele che nel Regno Unito, persino dal Primo Ministro britannico Keir Starmer.

 

 

A suscitare ulteriore scalpore è stata la dichiarazione del comandante Joyce secondo qui questa decisione non è dipesa principalmente dal rischio di aggressioni contro i fan della squadra israeliana, bensì dal “livello significativo di teppismo” attribuito ad una parte dei loro tifosi.

Il CEO del Maccabi Tel Aviv, Jack Angelides, adirato da queste nuove informazioni, ha accusato il Safety Advisory Group di essere influenzato da “palesi falsità” ed ha denunciato la diffusione di stereotipi infondati sui tifosi israeliani, aggiungendo di non aver ancora ricevuto alcuna motivazione chiara sull’esclusione.

“Non siamo nella Germania nazista” ha dichiarato sul suo profilo X il giornalista arabo-israeliano Yoseph Haddad, fan del Maccabi. “Non resteremo in silenzio. Mostreremo la verità sulla società israeliana e diremo basta all’odio”.

 

Arresti e misure di sicurezza

Oltre 700 agenti sono stati dispiegati nell’area dello stadio per prevenire scontri tra manifestanti filopalestinesi e filoisraeliani in quella che è stata descritta come una delle operazioni di sicurezza più imponenti nella storia recente di Villa Park.

Sul posto erano presenti unità a cavallo, cani poliziotto, un’unità di droni, pattuglie stradali e agenti specializzati nel gestire i manifestanti.

“Si è trattata sicuramente di una delle partite più controverse che abbiamo mai ospitato” ha dichiarato Tom Joyce, comandante della polizia di Birmingham, nella sua intervista con Sky News. “La nostra priorità è stata la sicurezza pubblica e la protezione delle comunità che vivono attorno a Villa Park.”

Gli 11 individui arrestati durante la partita coprono un range di età tra i 17 e i 63 anni e sono stati fermati per insulti razzisti e antisemiti, oltraggi alle forze dell’ordine e possesso di sostanze stupefacenti.

Per evitare ulteriori problemi alla fine del match, gli agenti di polizia si sono divisi in lunghe file per scortare i tifosi fuori dallo stadio, garantendo così la loro incolumità.