di Maia Principe
Il 28 ottobre 2025 ricorre il 60° anniversario di “Nostra Aetate”, l’innovativa dichiarazione del Concilio Vaticano II (nella foto) sui rapporti della Chiesa con le religioni non cristiane. Per l’importante occasione si svolgerà il 28 ottobre, dalle 18.30 alle 20.30, nell’Aula Paolo VI del Vaticano, un evento speciale intitolato “Camminare insieme nella speranza”. La serata sarà l’occasione per celebrare sei decenni di dialogo, amicizia e cooperazione tra i seguaci delle religioni del mondo, ispirati alla Dichiarazione Nostra Aetate, uno dei documenti più innovativi del Concilio Vaticano II. Verrà ribadito, inoltre, l’appello per la pace, la giustizia e la fraternità umana in un’epoca segnata da divisioni e conflitti.
Leader e rappresentanti dell’Ebraismo, dell’Islam, dell’Induismo, del Giainismo, del Sikhismo, del Buddismo, dello Zoroastrismo, del Confucianesimo, del Taoismo, dello Shintoismo e delle religioni tradizionali africane si riuniranno insieme a membri della Curia Romana, del Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, a delegati cattolici impegnati nel dialogo interreligioso, a studiosi, a reti interreligiose e a giovani di tutto il mondo. Il programma prevede musica, testimonianze personali e spettacoli culturali che celebrano l’unità nella diversità. Da segnalare che la musica ebraica sarà eseguita dal Nefesh Trio, di Manuel Buda, Daniele Parziani e Davide Tedesco.
Ci saranno anche tre testimonianze. Quella del maestro Hassin Tao, originario della Birmania, che da bambino soldato, trasferito a Taiwan, fonda il monastero buddhista del Monte Linjiu e il Museo delle religioni del mondo. Quindi Sarah Bernstein, dal Rossing center di Gerusalemme, voce ebraica di riconciliazione e collaborazione tra comunità in conflitto. E infine una testimonianza dalla Nave Bel Espoir, visitata a Ostia da Leone XIV, giovani di diverse religioni, dalle cinque sponde del Mediterraneo, che hanno navigato insieme per promuovere la pace, nel progetto “Bel Espoir – MED25”.
Il momento culminante dell’evento sarà il discorso di Papa Leone XIV, seguito da una preghiera silenziosa per la pace. L’incontro darà nuovo impulso alla missione condivisa di piantare semi di dialogo e speranza per le generazioni future.
L’Enciclica che cambiò le relazioni con l’ebraismo
Per sei decenni, questo documento ha ispirato e guidato la Santa Sede e le Chiese locali di tutto il mondo nel costruire rapporti e promuovere la cooperazione con i seguaci delle diverse tradizioni religiose.
Per quanto riguarda i rapporti con l’ebraismo, con essa la Chiesa cattolica si pose finalmente il problema del suo rapporto con le religioni non cristiane, specialmente con l’ebraismo. Gli ebrei, stando al documento “Nostra Aetate”, non devono più essere presentati in luce negativa e non si deve credere che questi siano maledetti, anzi “in grazia dei padri, rimangono ancora carissimi a Dio”. Inoltre, non devono più essere accusati della morte di Gesù Cristo, o almeno non tutti, solo chi lo fu realmente. Come ultima cosa, il documento condanna ogni forma di antisemitismo.



