Il New York Times corregge un articolo sulla fame a Gaza: il bambino mostrato aveva gravi patologie pregresse

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di Anna Balestrieri

Il New York Times ha aggiunto una nota degli editori a un articolo molto condiviso riguardante un bambino gravemente malnutrito a Gaza. La rettifica arriva dopo che si è scoperto che il piccolo, Mohammed Zakaria al-Mutawaq, soffriva già di gravi problemi di salute preesistenti, che avrebbero contribuito in modo determinante al suo stato attuale.

“Dopo la pubblicazione dell’articolo,” recita la nota, “il Times ha appreso dal suo medico che Mohammed aveva anche problemi di salute preesistenti.”

 

Immagini scioccanti e reazioni immediate

L’articolo originale includeva la foto straziante del bambino visibilmente emaciato e raccontava il suo stato come risultato diretto della malnutrizione acuta provocata dalla guerra in corso nella Striscia di Gaza. L’immagine è stata ampiamente diffusa sui social media, usata da attivisti e da alcuni politici per chiedere l’interruzione delle operazioni militari israeliane contro Hamas.

Dubbi e critiche: la mancanza di verifiche

Tuttavia, nel giro di pochi giorni, vari esperti medici e analisti indipendenti, nonché funzionari israeliani, hanno messo in dubbio l’accuratezza del servizio. Secondo i medici consultati, l’immagine del bambino non rifletteva necessariamente uno stato di carestia, ma piuttosto le conseguenze di una malattia cronica. Inoltre, mancavano conferme da parte di organizzazioni umanitarie indipendenti o agenzie ONU, che finora non hanno dichiarato una carestia in corso a Gaza, nonostante le affermazioni diffuse da fonti legate ad Hamas.

Fonti discutibili e pressioni sull’informazione

Online, alcuni ricercatori hanno rivelato che alcuni individui citati o presenti nell’articolo avrebbero legami con Hamas, sollevando ulteriori dubbi sull’attendibilità delle fonti utilizzate dal Times. In seguito alle crescenti polemiche, il quotidiano ha aggiunto la nota di correzione, accompagnandola con una dichiarazione ufficiale.

La posizione del New York Times

“Abbiamo recentemente pubblicato una storia sui civili più vulnerabili di Gaza, incluso Mohammed Zakaria al-Mutawaq, che ha circa 18 mesi e soffre di grave malnutrizione,” ha dichiarato un portavoce. “Abbiamo successivamente ricevuto nuove informazioni, inclusi i registri ospedalieri, che indicano condizioni mediche pregresse. Abbiamo aggiornato l’articolo per offrire un contesto più completo.”

La dura reazione di Israele

Il governo israeliano ha criticato duramente la testata per aver diffuso un’immagine non verificata, definendo l’episodio “una calunnia di sangue”.
“Una bugia è diventata virale. La malattia di un bambino è stata trasformata in propaganda. Questo non è giornalismo,” ha scritto il Ministero degli Esteri israeliano su X (ex Twitter).
“La nota editoriale è stata aggiunta in sordina, ma la menzogna ha già fatto il giro del mondo,” ha aggiunto in un altro post.

Distribuzione degli aiuti e accuse reciproche

Israele ribadisce di coordinare l’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza insieme ad agenzie internazionali, ma accusa Hamas di deviare o sequestrare le forniture per i suoi combattenti. L’esercito israeliano (IDF) ha recentemente diffuso video che mostrano depositi di cibo, carburante e medicine in aree sotto controllo di Hamas.

Secondo le autorità israeliane, migliaia di camion umanitari sono stati fatti entrare a Gaza, ma gran parte degli aiuti resta bloccata ai valichi o non viene distribuita efficacemente da parte delle organizzazioni internazionali.

Una correzione silenziosa per un errore virale

La correzione del New York Times, pubblicata martedì 30 luglio, è stata aggiunta solo online e rilanciata tramite l’account PR della testata su X, che conta meno di 90.000 follower. Tuttavia, non è apparsa sull’account principale del quotidiano, seguito da oltre 55 milioni di utenti. A quel punto, la storia e la foto erano già diventate virali e usate come simbolo della presunta carestia a Gaza.

L’inchiesta di David Collier

Il giornalista freelance David Collier ha rivelato che Mohammed Zakaria al-Mutawaq era stato diagnosticato a maggio con paralisi cerebrale e ipossiemia, probabilmente dovute a una malattia genetica. Collier ha inoltre osservato che in altre foto, la madre e il fratello del bambino appaiono ben nutriti, mettendo in discussione ulteriormente la narrativa proposta.

Ha anche contestato il racconto secondo cui il padre del bambino sarebbe morto cercando cibo: secondo Collier, Zakaria Ayoub al-Mutawaq è stato ucciso in un bombardamento israeliano a Jabalia nell’ottobre 2024, mentre Hamas diffondeva video di attacchi contro soldati israeliani nella stessa zona.