di Nina Prenda
L’agenzia israeliana, in una comunicazione pubblica, ha rivelato di aver condotto negli ultimi mesi un’indagine estesa in stretto coordinamento con i servizi di intelligence e le forze dell’ordine europee, con lo scopo di prevenire attacchi pianificati contro obiettivi israeliani ed ebraici.
Il Mossad ha annunciato di aver sventato un’articolata rete di infrastrutture operative riconducibili ad Hamas disseminate in diversi Paesi europei. L’agenzia israeliana, in una comunicazione pubblica, ha rivelato di aver condotto negli ultimi mesi un’indagine estesa in stretto coordinamento con i servizi di intelligence e le forze dell’ordine europee, con lo scopo di prevenire attacchi pianificati contro obiettivi israeliani ed ebraici.
Secondo il dossier diffuso dall’intelligence, già a settembre era stato individuato un nodo cruciale dell’organizzazione: Mahmoud Naim, figlio dell’alto dirigente di Hamas Basem Naim, consigliere del leader del movimento Khalil al-Hayya. Il giovane avrebbe incontrato il padre in Qatar per facilitare le comunicazioni interne e coordinare attività operative oltreconfine. Un dettaglio che, secondo il Mossad, evidenzierebbe il diretto coinvolgimento dei vertici di Hamas nella pianificazione delle attività terroristiche in territorio europeo. Nel quadro investigativo figurano anche funzionari basati in Turchia.
L’agenzia non si è limitata a mappare la rete: sostiene infatti di aver bloccato decine di operazioni terroristiche in fase di preparazione. Dopo il massacro del 7 ottobre, Hamas avrebbe accelerato la creazione di cellule e strutture logistiche nel continente, replicando schemi analoghi a quelli già sperimentati dall’Iran e dai suoi proxy. Il Mossad afferma di continuare a neutralizzare regolarmente “decine” di complotti di attacchi terroristici, nell’ambito del suo mandato di operazioni di antiterrorismo internazionale. L’agenzia attribuisce i recenti successi a una “cooperazione stretta e continuativa” con i partner europei e ribadisce che nuove attività investigative sono attualmente in corso. “Insieme ai nostri alleati, in Israele e all’estero, lavoriamo senza sosta per prevenire attacchi contro civili israeliani, ebrei e altri innocenti in tutto il mondo”, si legge nella dichiarazione ufficiale.
Recenti arresti dei membri di Hamas e sequestri in tutta Europa
L’agenzia di sicurezza civile austriaca a Vienna, la Direzione per la sicurezza e l’intelligence dello Stato, ha scoperto e confiscato una scorta di armi a settembre che includeva pistole ed esplosivi, portando alla detenzione e all’interrogatorio di sospetti legati a una rete di Hamas. I media locali in seguito hanno dettagliato la scoperta di un nascondiglio legato ad Hamas in città e un successivo arresto correlato a Londra.
I partner europei hanno ampliato la cooperazione con i servizi israeliani, rafforzando anche le misure legali contro le reti di incitamento e finanziamento legate a Hamas. In Germania, recenti procedimenti giudiziari e incursioni hanno preso di mira presunti agenti e sostenitori di Hamas. Nel frattempo, le autorità tedesche, in operazioni separate, hanno arrestato più sospetti nel mese di novembre con l’accusa di agire per conto dell’organizzazione terroristica fornendo armi; i ritrovamenti della polizia che includevano fucili d’assalto, pistole e munizioni. Altri arresti sono seguiti nelle settimane successive, mentre gli investigatori hanno delineato il ruolo di un presunto intermediario che avrebbe contribuito a reperire armamenti destinati a operazioni pianificate in Europa.



