di Nathan Greppi
Negli ultimi mesi, in Grecia si sono verificati degli episodi incresciosi di ostilità nei confronti degli israeliani: a luglio, l’arrivo di una nave da crociera israeliana sull’isola di Siro è stato accolto da centinaia di manifestanti filopalestinesi (nella foto), che hanno impedito ai turisti israeliani di sbarcare. E negli stessi giorni, diversi adolescenti israeliani sono stati aggrediti a Rodi da una folla ostile armata di coltelli.
Come riporta il quotidiano Israel Hayom, a questi fatti si aggiungono le tensioni politiche tra Atene e Gerusalemme: diverse voci della sinistra greca chiedono di ridimensionare il partenariato strategico del paese con Israele, in particolare nei settori della sicurezza, dell’economia e dell’energia.
A dispetto di tutto ciò, un sondaggio condotto dal sito di notizie greco News Break ha esaminato l’attuale sostegno dell’opinione pubblica greca al mantenimento del partenariato strategico con Israele. La domanda è stata formulata in modo inequivocabile: “siete favorevoli a continuare il partenariato strategico tra Grecia e Israele?”.
Il 77% degli intervistati ha risposto sì, riconoscendo Israele come un alleato naturale della Grecia. Solo il 21% si è opposto alla partnership, citando le presunte violazioni del diritto internazionale da parte di Israele a Gaza. Un altro 2% ha dichiarato di non avere alcuna opinione. Complessivamente, hanno partecipato al sondaggio 5.616 persone.
I risultati suggeriscono che, mentre una minoranza in seno alla sinistra greca ha cercato di fare da megafono alle posizioni filopalestinesi, talvolta con l’appoggio dei media, la maggioranza dei greci la pensa come il governo di centrodestra del Primo Ministro Kyriakos Mitsotakis, che ha promosso legami più stretti con Israele nella difesa e nella diplomazia.
Il partenariato è visto da Atene anche come un modo per contrapporsi alla Turchia, vista come un nemico sia dalla Grecia che da Israele.