di Pietro Baragiola
I portavoce dell’azienda avevano precedentemente annunciato che tutte le rotte da e per Tel Aviv sarebbero state ripristinate alla fine di ottobre 2025 ma una nuova decisione interna ha prolungato la sospensione fino al 28 marzo 2026. Le altre compagnie che hanno prolungato la sospensione sono: Delta e Air India fino al 31 agosto; British Airways e Ryanair fino al 25 ottobre e KLM fino a nuovo avviso.
Martedì 15 luglio la nota compagnia aerea EasyJet ha annunciato ufficialmente che non riprenderà i voli verso Israele prima del prossimo anno. I portavoce dell’azienda avevano precedentemente annunciato che tutte le rotte da e per Tel Aviv sarebbero state ripristinate alla fine di ottobre 2025 ma una nuova decisione interna ha prolungato la sospensione fino al 28 marzo 2026.
Lo spazio aereo israeliano è stato chiuso il 13 giugno con lo scoppio della guerra con l’Iran lasciando così decine di migliaia di Israeliani bloccati all’estero. Le linee sono state ripristinate solo 12 giorni dopo con la fine dei combattimenti raggiunta grazie ad un cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti.
- Leggi anche: Israele riapre i cieli per il turismo
Eppure, nonostante l’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (EASA) abbia revocato l’avviso che raccomandava ai piloti di evitare i cieli sopra Israele e molte compagnie abbiano ripreso i voli verso Tel Aviv, EasyJet non è tra quelle.
“Ci scusiamo per gli eventuali disagi causati e rimaniamo impegnati a riprendere i voli da e per Tel Aviv a partire dall’anno venturo” ha affermato la compagnia aerea nella dichiarazione rilasciata via email ai suoi clienti.
I voli rinviati
EasyJet però non è l’unica ad aver rinviato i propri voli verso Israele e in molti hanno seguito il suo esempio. Tra le numerose compagnie che hanno rinviato i propri voli per motivi di sicurezza vi sono: l’americana Delta e Air India che hanno esteso la sospensione fino al 31 agosto; British Airways e Ryanair fino al 25 ottobre e l’olandese KLM che ha sospeso tutti i voli da e per l’aeroporto di Ben Gurion fino a nuovo avviso motivando con “la situazione di sicurezza in corso”.
Molte altre compagnie aeree, invece, hanno già ripreso i loro voli verso Israele come: la francese Air France, la greca Aegean Airlines e la spagnola Air Europa.
Anche il gruppo Lufthansa (che comprende Lufthansa, SWISS, Austrian Airlines, Brussels Airlines ed Eurowings) intende riaprire le rotte il 1° agosto mentre l’americana United Airlines riprenderà i voli da New York a Tel Aviv a partire dal 21 luglio, 10 giorni prima del previsto.
L’espansione di Ben Gurion
Per far fronte all’aumento del traffico di passeggeri previsti nei prossimi mesi, il governo israeliano ha preparato nuovi progetti per l’aeroporto di Ben Gurion. All’inizio di questa settimana, la Ministra dei trasporti Miri Regev insieme all’Autorità Aeroportuale Israeliana ha annunciato il lancio di piani di espansione di Ben Gurion in modo da “affrontare le sfide in materia di sicurezza e operatività”.
Nel mese di luglio sono attesi circa 1,5 milioni di passeggeri e 1,9 milioni in agosto. Questo traffico è ancora ben inferiore ai 2,5 milioni e ai 2,8 milioni registrati nell’estate 2023, prima dello scoppio del conflitto con Hamas, ma rimane comunque un aumento notevole rispetto alla situazione attuale.
A partire dal 3 agosto, Ben Gurion riaprirà il Terminal 1 utilizzato principalmente dalle compagnie aeree low cost per i voli internazionali e dalle compagnie aeree israeliane come la EL AL, Arkia, Israir e la Georgian Airways.
Il 14 agosto, invece, aprirà un nuovo terminal di sicurezza e check-in all’avanguardia nel Terminal 3, il principale terminal internazionale dell’aeroporto, che si estenderà su una superficie di 3,900 metri quadrati. Costruita con un investimento di 50 milioni di NIS (14,9 milioni di dollari), la nuova area comprenderà 22 banchi check-in e sistemi avanzati di controllo di sicurezza e smistamento bagagli.
Solo nel mese di agosto sono previsti circa 500 voli internazionali in questo terminal.
“Siamo lavorando duramente per riportare le compagnie aeree in Israele e, allo stesso tempo, stiamo mettendo all’opera progetti che consentiranno all’aeroporto Ben Gurion di accogliere un maggior numero di passeggeri, mantenendo un elevato livello di servizio” ha dichiarato il direttore generale del Ministero dei Trasporti Moshe Ben Zaken. “Questa è l’infrastruttura di cui Israele ha bisogno per gli anni a venire”.