La senatrice Liliana Segre

Una docente sulla Sen. Segre: «Non la sopporto, vuole soltanto pubblicità»

Italia

di Marina Gersony

Una maestra offende e prende di mira Liliana Segre

«Non la sopporto. E anche voi, ragazzi, non vi fate fregare da questi personaggi che cercano solo pubblicità». È questa la frase-choc che una maestra della scuola media Mazzanti di Firenze, nel quartiere di Coverciano, ha pronunciato di fronte ai suoi alunni riferendosi alla Senatrice a vita Liliana Segre, 90 anni, sopravvissuta alla Shoah. La vicenda risale allo scorso 27 Gennaio, Giornata della Memoria della Shoah, e la riportano oggi La Nazione e Il Mattino mentre in queste ore sta facendo il giro del web.

Secondo le fonti citate, la frase della docente ha suscitato l’immediata reazione dei ragazzi e dei loro genitori che in una chat di WhatsApp hanno deciso di segnalare il fatto ai dirigenti dell’istituto scolastico. A quel punto l’insegnante, di cui non è dato di sapere il nome, messa alle strette ha dovuto rimangiarsi le parole, tornare in classe e scusarsi davanti agli alunni per aver offeso la Senatrice che, come se non bastasse, da mesi è costretta a muoversi con la scorta per via delle ripetute minacce, soprattutto sui social. Senza contare le recenti battute di alcuni leader politici, tra cui quella di Alessandra Mussolini («Da nonnina a strega di Biancaneve, fomenta l’odio»).

Ed ecco la ricostruzione dei fatti sempre secondo le fonti citate: dopo le parole oltraggiose nei confronti della Senatrice, i ragazzini di seconda media hanno provato a smentire la docente che tuttavia non ha dato loro il modo di replicare. «Anche mio nonno è stato in un campo di concentramento – avrebbe affermato la maestra secondo le testimonianze dei ragazzi – ma non è certo andato in giro a dirlo a tutti».  Per poi concludere: «E ora non andate a casa a dire ai vostri genitori che sono nazista e antisemita».

Turbati e allibiti i ragazzi hanno ritenuto di informare i loro genitori. «Erano sconcertati. – ha commentato una madre – Perché è vero che sono molto giovani, ma non sono affatto sprovveduti e sanno bene cos’è stato l’Olocausto e quante morti assurde ha provocato». «Non è possibile –ha aggiunto – che questa persona, tra l’altro non nuova a certe esternazioni, tiri fuori certe opinioni a scuola. Tra l’altro a quanto pare sembra che abbia anche tessuto le lodi a Mussolini».

Ma non è solo la maestra fiorentina a prendersela con la nota testimone della Shoah, più che lodevole per la forza e l’impegno nel divulgare la Memoria: «Liliana Segre mi ha rotto i c…», è l’irriverente e incommentabile post su Facebook di un vigile urbano  a San Benedetto del Tronto. Una frase che – come riporta Il Resto Del Carlino –  ha suscitato sdegno in città, con Amministrazione Comunale e polizia municipale che hanno preso le distanze del dipendente pubblico che sarà sottoposto alla valutazione del competente ufficio per i procedimenti disciplinari.