Ragazzi con bandiere palestinesi all'Università di Pisa durante una manifestazione in una classe in settembre 2025

L’appello dei professori universitari: “Approvate la legge contro l’antisemitismo”

Italia

di Nathan Greppi
“Siamo professoresse e professori afferenti a università ed enti di ricerca, espressione di molti settori disciplinari (dalla medicina al diritto; dalla storia alla fisica; dalla psicologia alla geologia, fra tanti altri), ebrei e non, religiosi e atei, con visioni del mondo diverse, e tuttavia accomunati da una profonda preoccupazione per il clima di odio, polarizzazione e, in taluni casi, intimidazione che si è venuto a creare nelle aule universitarie e nei luoghi della ricerca”, si legge nell’appello, apparso sul Corriere della Sera. (Ragazzi con bandiere palestinesi all’Università di Pisa durante una lezione del prof. Rino Casella, poi aggredito fisicamente, a settembre di quest’anno). 

 

Centinaia di docenti universitari italiani, provenienti da diversi atenei e centri di ricerca, hanno recentemente firmato un appello per sostenere il disegno di legge contro l’antisemitismo proposto dal senatore Graziano Delrio, che ha subito diversi attacchi dopo essere stato proposto.

“Siamo professoresse e professori afferenti a università ed enti di ricerca, espressione di molti settori disciplinari (dalla medicina al diritto; dalla storia alla fisica; dalla psicologia alla geologia, fra tanti altri), ebrei e non, religiosi e atei, con visioni del mondo diverse, e tuttavia accomunati da una profonda preoccupazione per il clima di odio, polarizzazione e, in taluni casi, intimidazione che si è venuto a creare nelle aule universitarie e nei luoghi della ricerca”, si legge nell’appello, apparso sul Corriere della Sera.

“La crescita esponenziale degli episodi di antisemitismo (più del 400% rispetto al 2023), registrata dal Coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha toccato e continua a toccare anche l’università”. Aggiungono inoltre: “Giovani studenti ebrei poco più che maggiorenni sono stati oggetto di aggressioni fisiche nelle forme più deleterie […] rendendo rischioso portare simboli ebraici o la spilla gialla in segno di solidarietà con gli ostaggi. Colleghe e colleghi israeliani sono stati colpiti da varie forme di ostracismo: lezioni interrotte, interventi sabotati o disertati, inviti ritirati e reazioni di rifiuto da parte di alcuni accademici italiani a partecipare a conferenze e perfino a commissioni e progetti comuni”.

Si legge anche nell’appello: “Innumerevoli poi gli episodi di intimidazione: professori e professoresse che intrattengono rapporti con colleghi ebrei e /o israeliani sono stati oggetto di minacce, insulti, simboli offensivi apposti alle porte degli uffici, e perfino violenza fisica. E sono stati altresì esposti a fenomeni più sommersi ma altrettanto deprecabili, come esclusioni da convegni, pubblicazioni e riviste scientifiche”.

Nel sostenere il DDL Delrio, i firmatari dichiarano: “Condividiamo infine l’impostazione della relazione di accompagnamento al DDL che riconnette «L’adozione di politiche di contrasto alle nuove forme di antisemitismo nel campo della formazione»”, anche alla valorizzazione della «funzione docente chiamata a promuovere, anzitutto con l’esempio, il valore della conoscenza e il principio della libera manifestazione del pensiero, nella fondamentale ottica del reciproco rispetto e del confronto civile»” (Cass. civ. 28853/2025). A tal fine riteniamo utile anche il monitoraggio delle azioni di prevenzione e contrasto all’antisemitismo in ambito universitario e scolastico che rafforza l’operato della Strategia nazionale per la lotta all’antisemitismo”.

L’appello si conclude così: “Confidiamo che il DDL possa raccogliere un ampio consenso trasversale e per questo indirizziamo la nostra lettera anche alle segretarie e ai segretari dei partiti rappresentati in Parlamento, oltre che alle on. Ministre e Ministri della Repubblica e alla Presidente del Consiglio”.