Addio a Amos Luzzatto: ha segnato l’ebraismo italiano del Novecento e oltre. Il messaggio dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia

Italia

di Redazione

È mancato a Venezia Amos Luzzatto, una figura che ha segnato il XX secolo e oltre dell’ebraismo italiano. Medico, scrittore, presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane dal 1998 per due legislature, era nato a Roma il 3 giugno del 1928. Era erede di una stirpe gloriosa di studiosi e rabbini italiani, nipote di Dante Lattes e discendente di Samuel David Luzzatto (Shadal). Amos aveva trascorso la prima giovinezza tra Gerusalemme e Tel Aviv; poi in Italia si era laureato in Medicina e Chirurgia, raggiungendo il primariato e la docenza universitaria. Come Presidente dell’UCEI ha guidato l’ebraismo italiano con grande attenzione e impegno nei rapporti istituzionali  e non ha mai mancato di alzare la sua voce contro l’antisemitismo e il razzismo, in difesa di tutte le minoranze. Tra i suoi incarichi, è stato anche presidente della Comunità di Venezia e direttore della Rassegna Mensile d’Israel. Tra le sue opere “Ebrei moderni”, “Sinistra e questione ebraica”, “Oltre il Ghetto”, “Annali Einaudi – Storia degli ebrei d’Italia, vol. II”, “Leggere il Midrash”, “Una vita tra ebraismo, scienza e politica”, “Il posto degli ebrei”, “Conta e racconta” (la sua autobiografia, pubblicata da Mursia nel 2008 in occasione dei suoi 80 anni), “Hermann”.

La Comunità ebraica di Milano, il Rabbino Capo Rav Alfonso Arbib, il Presidente Milo Hasbani, la Giunta, il Consiglio e il Segretario Generale Alfonso Sassun lo ricordano con deferenza e affetto esprimendo la propria vicinanza alla famiglia, ai figli, in particolare a Alisa, insegnante della Scuola ebraica e a Gadi, direttore della Fondazione CDEC di Milano. Sia il suo ricordo di Benedizione.

Il messaggio dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia

L’ARI partecipa fortemente al dolore della famiglia e al compianto di tutto l’ebraismo in Italia per la scomparsa del Professore Amos Luzzatto. Amos Luzzatto ha avuto importanti incarichi di guida delle istituzioni ebraiche fino alla Presidenza per diversi anni dell’Ucei rappresentando l’ebraismo italiano con grande dignità, saggezza e profonda cultura ebraica. Ne ricordiamo il vivace impegno di tutta la vita in diversi campi della cultura ebraica, che si è manifestato anche con intensa attività letteraria, interpretando con originalità di pensiero l’eredità di vita e di studi ebraici ricevuta dai suoi avi. Yehi zikhro’ baruch. Il suo ricordo sia di Benedizione.

 

Anche l’ADEI-Wizo si è unita al cordoglio dell’ebraismo italiano

“Con la morte di Amos Luzzatto, che ci ha lasciato all’età di 92 anni, l’Italia perde un grande intellettuale, scrittore, presidente delle Comunità Ebraiche Italiane. L’Adei Wizo perde anche un grande amico che ben aveva compreso il ruolo delle donne nel panorama ebraico italiano. È ancora vivo il ricordo di quell’incontro del 2012 a Venezia quando, a conclusione dell’anno sociale dell’associazione, affermava: «L’Adei può essere la frusta per incitare gli altri a fare ciò che deve essere fatto e che spesso ci si stanca di fare». Di lui ricordiamo la sua stima sincera per le nostre attività e la partecipazione attiva nelle istituzioni ebraiche, ma anche il suo impegno come intellettuale e come ebreo nel dialogo, contro il razzismo e le discriminazioni. Esprimiamo dolore per questa scomparsa e vicinanza affettuosa alla famiglia”.

 

La Hevrat Yehudé Italia beIsrael partecipa commossa al cordoglio della famiglia e dell’ebraismo italiano per la scomparsa di Amos Luzzatto.

Amos è stato per molti decenni una delle figure dominanti della vita culturale e comunitaria ebraica in Italiana, ha saputo basare la sua leadership sulla conoscenza e lo studio, e ha presentato sempre posizioni chiare e coraggiose, anche se non sempre popolari, in difesa del popolo ebraico e lo Stato di Israele.
Amos Luzzatto ha vissuto in Israele negli anni difficili della seconda gerra mondiale e ha sempre mantenuto con Israele e con la nostra comunità un caloroso rapporto di rispetto e di collaborazione.
Sia il suo ricordo in benedizione.