Votate i progetti della fondazione Sonshine. Entro il 20 giugno

Israele

di Noemi Di Segni, Presidente UCEI

La Fondazione Sonshine creata dai genitori di Gilad Shaer, uno dei tre adolescenti israeliani rapiti il 12 giugno 2014 alla fermata dell’autobus a Gush Etzion ed in seguito uccisi da terroristi palestinesi, ha fra i propri scopi quello di rafforzare l’unione fra lo Stato di Israele e gli ebrei di tutto il mondo, non soltanto nei momenti di difficoltà. Fra i suoi obiettivi, vi è quello di incoraggiare un approccio positivo alla vita.

In questi anni la Fondazione Sonshine ha organizzato varie iniziative, fra le quali quest’ultima alla quale abbiamo piacere di aderire, che contribuiscono all’unità e a un atteggiamento di fiducia all’interno del popolo ebraico.

Il progetto che vi invitiamo a condividere è giunto della fase finale nella quale è prevista una votazione partecipata al pubblico. Fino al 20 giugno sarà possibile votare il progetto preferito tra quelli presentati alla Fondazione Sonshine nell’ambito della “Global Connection Community”.

Sono state selezionate tre proposte:

  • Sei mio fratello si basa sul rafforzamento dei rapporti fra i cittadini nati in Israele e gli ebrei della Diaspora
  • Sulle tracce del mondo ebraico questa iniziativa svilupperà una “pista ebraica mondiale” che attraverserà vari punti in tutto il mondo, includerà percorsi unici e creerà un’infrastruttura per collegare i viaggiatori israeliani ed ebrei con “Angeli del Sentiero”, gli ebrei che vivono nel vicinanza del luogo.
  • “A Double Mazel Tov” questa iniziativa creerà una piattaforma di social media che consentirà di collegare gli ebrei che celebrano il loro compleanno nello stesso giorno.

Vi invitiamo pertanto a connettervi entro il 20 giugno alla piattaforma della Fondazione Sonshine e votare il progetto cui vorrete accordare la vostra preferenza al seguente link: http://bit.ly/2FcB97D

Domenica 23 giugno sarà reso noto il progetto vincitore.

Diamo il nostro sostegno a questa bellissima iniziativa e alla famiglia di Gilad, che tanto sta facendo perché il suo ricordo rimanga vivo nel tempo, dimostrando così che l’ebraismo italiano è un cuore pulsante nella Comunità globale.