Roma 30 ottobre, manifestazione nazionale: «Per la nostra libertà a testa alta con gli ebrei»

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di Redazione

Per la nostra libertà a testa alta con gli ebrei sono le parole dell’associazione Setteottobre, che fanno da cornice alla manifestazione nazionale che si tiene a Roma giovedì 30 ottobre alle ore 19:00, presso piazza Santi Apostoli. Alla manifestazione hanno finora aderito oltre 30 fra comunità ebraiche, associazioni culturali e dei diritti umani, testate giornalistiche.

«Gli ebrei tornano ad essere perseguitati nel mondo. Nelle nostre scuole e nelle università i giovani ebrei non possono più parlare. Le mamme portano i loro bambini alle manifestazioni a urlare gli slogan di Hamas: “Palestina libera dal fiume al mare”. Vuol dire far dire a quei bambini che gli ebrei devono essere cacciati della loro terra». A dirlo è Stefano Parisi, tra i fondatori e presidente dell’associazione Setteottobre, che invita tutti ad essere presenti all’evento che si terrà nella capitale.

Come Setteottobre abbiamo sentito l’urgenza di reagire e il dovere morale di opporci all’odio che sta avvelenando la società italiana – afferma Parisi in una nota stampa–. Il 30 ottobre saremo in tanti in piazza per chiedere alle leadership politiche che condannino senza esitazione l’odio verso gli ebrei e che dalle più alte cariche dello Stato italiano giunga inequivoca la censura agli assalti alle sinagoghe, alle minacce ai sionisti, alle discriminazioni contro ebrei e israeliani. Per chiedere al sistema giudiziario di perseguire senza esitazioni il reato di istigazione all’odio razziale, ai leader religiosi di condannare senza ambiguità la violenza in nome della religione; alle forze dell’ordine che traccino e blocchino i finanziamenti ai movimenti legati al terrorismo islamico e ne estirpino il loro radicamento nel nostro paese”.

In un messaggio, diffuso da Parisi sui social dell’associazione Setteottobre, sono stati ricordati anche i numerosi casi di antisemitismo, vertiginosamente aumentati dopo il pogrom di Hamas: «Dopo il 7 ottobre, 733 casi di antisemitismo segnalati alle forze dell’ordine, uno al giorno. In un recente sondaggio il 15% ha detto che sono giustificate le azioni di violenza fisica verso gli ebrei. Si è liberato l’antisemitismo dopo il 7 ottobre, ormai intellettuali, leader politici, giornalisti dicono quello che sempre hanno pensato degli ebrei. Viene dato loro addirittura la cittadinanza onoraria».

 

 

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