di Davide Cucciati
Il 9 dicembre si è svolto, presso la Comunità Ebraica di Milano, l’atteso dibattito pubblico tra le liste candidate alle prossime elezioni, in programma il 14 dicembre, per il rinnovo del Consiglio della CEM e per quello dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI). Un’occasione di confronto aperto e diretto in cui si è palesata la necessità di rafforzare la partecipazione degli iscritti alla vita comunitaria.
La lista Beyahad
Ad aprire il dibattito, moderato con puntualità dal Segretario Generale Alfonso Sassun, è stato Walker Meghnagi, presidente uscente e capolista di Beyahad, che ha voluto innanzitutto valorizzare l’unità come cifra distintiva della giunta. Tra i risultati principali, ha ricordato il rifacimento dell’Aula Magna della Scuola Ebraica e degli uffici, resi possibili da importanti donazioni private. Ha poi menzionato i mutui ancora attivi nel bilancio comunitario, annunciando però con soddisfazione l’arrivo dei primi 6 milioni di euro, parte di un finanziamento complessivo da 12 milioni, destinati alla riqualificazione del complesso di via Guastalla, comprendente il tempio e la palazzina. Meghnagi ha inoltre sottolineato l’approccio istituzionale improntato al dialogo, elogiando i rapporti costruiti con la Regione Lombardia, le forze dell’ordine, il centrodestra e l’ala riformista del PD, ma lamentando l’assenza di risposta da parte della segretaria dem Elly Schlein, nonostante i tentativi di contatto. Ha infine espresso forte preoccupazione per la parzialità di alcune testate, in particolare La Repubblica, accusata di riportare in modo distorto le posizioni della CEM.
Tra gli altri candidati, Dalia Gubbay ha puntualizzato che nella scuola sono stati rinnovati anche i laboratori, illustrando poi due proposte cardine: introdurre un bilinguismo inglese “puro”, spiegando che per l’insegnamento dell’inglese sono già attivi docenti madrelingua, e creare dipartimenti verticali per materia. Sharon Zarfati e David Fiorentini hanno messo in luce l’urgenza di istituire un hub giovanile, spazio fisico e simbolico di incontro e progettazione, richiamando anche l’importanza di programmi come l’Elio Toaff Fellowship. Luciano Bassani ha spiegato le innovazioni introdotte nella RSA, sia sul piano strutturale che metodologico, attraverso nuove tecnologie e sperimentazioni legate all’intelligenza artificiale.
La lista Atid
Per Atid ha parlato Maxi Tedeschi, candidato presidente e attuale assessore al bilancio, ponendo al centro del suo discorso l’idea di una Comunità “a testa alta” e capace di aiutare i più fragili. Originale la scelta di far intervenire tutti i candidati in forma breve e coordinata, a rimarcare la compattezza e l’approccio tecnico-gestionale del gruppo. Obiettivo dichiarato: includere anche chi oggi si sente distante.
Manuela Sorani ha ribadito il valore dell’arte come strumento di comunicazione, in grado di veicolare identità ebraica dentro e fuori dalla Comunità. Sul tema RSA, Atid ha riconosciuto i miglioramenti tecnici ma ha rimarcato l’esigenza di potenziare l’aspetto umano, per una cura che sia anche relazione. Simone Mortara, con riferimento ai giovani, ha insistito sulla necessità di fare progetti con metodo, monitorarli, verificarne l’impatto e stabilire tappe e risultati chiari.
Domande dal pubblico
Significativa la fase di dialogo con la sala. Daniele Nahum ha sollevato il tema dell’hasbarà. Tedeschi ha ricordato una proposta già discussa in materia, mentre Meghnagi ha precisato che si trattava di un’iniziativa molto costosa (circa 600 mila euro) per cui non si sono trovati fondi. Tedeschi ha poi sottolineato l’importanza di partecipare con costanza ai bandi e Mortara ha aggiunto che serve saper presentare bene le progettualità. Meghnagi ha infine chiuso il tema ribadendo che “la Comunità è una famiglia, non un’azienda”.
Le liste per l’UCEI
Nella seconda parte della serata si è passati al confronto tra le tre liste in corsa per il Consiglio dell’UCEI: Beyahad per UCEI, Milano per l’Unione e Unione e Dialogo.
Per Beyahad per UCEI, Michele Boccia ha illustrato il ruolo dell’ente e l’importanza del gettito dell’8 per mille, pari a circa 4 milioni di euro annui, dei quali circa 500 mila destinati a Milano. Boccia ha avvertito del rischio che, dopo il 7 ottobre, si assista a un calo delle destinazioni in favore dell’UCEI, sollecitando l’attivazione di campagne di sensibilizzazione verso l’esterno. Ha poi spiegato che, in caso di riduzione del gettito, sarà necessario dare priorità alle comunità locali.
Per Milano per l’Unione, Milo Hasbani ha chiarito che la quota di 8 per mille trattenuta dall’UCEI serve a finanziare progetti comuni.
Rony Hamaui, in rappresentanza della lista Unione e Dialogo, ha richiamato la propria competenza economico-finanziaria ma ha scelto di concludere il proprio intervento con un accento più personale, richiamando la bellezza del rito italiano e la forza dell’identità ebraica italiana, in un invito a riscoprire la dimensione culturale e umana oltre la sola tecnica.
Dal pubblico, Ruben Pescara ha infine posto l’attenzione sulla necessità di maggiore chiarezza nei costi di funzionamento dell’UCEI, per valutare possibili margini di risparmio e razionalizzazione.
Le elezioni comunitarie rappresentano un momento fondamentale per la vita ebraica collettiva. Il confronto del 9 dicembre ha contribuito a chiarire i contenuti delle proposte in campo, fornendo agli iscritti strumenti utili per una scelta consapevole, tanto a livello locale quanto nazionale.



