Miss Israele 2025 Melanie Shiraz in Tailandia per l'edizione di Miss Universo

Miss Universo 2025: il vestito di Miss Israele rubato prima della finale a Bangkok

Personaggi e Storie

di Pietro Baragiola
Un uomo spacciatosi per assistente del designer del vestito ha raggiunto il team Israele all’aeroporto di Bangkok, fingendo la necessità di ‘chiarire alcuni dettagli’. Si è poi avvicinato ad un membro del team, ha preso l’abito e interrotto ogni comunicazione con il gruppo. Mentre si è scperto che Miss Palestina è sposata con il figlio del terrorista Marwan Barghouti e che sui social ha diffuso informazioni false sul conflitto tra Israele e Hamas.

 

Un completo simbolo di un Paese rubato ad un giorno e mezzo dal suo debutto: è la disavventura accaduta alla 27enne Melanie Shiraz, Miss Israele, alla finale del concorso di Miss Universo 2025, tenutasi a Bangkok il 21 novembre.

La notizia è stata resa pubblica solamente martedì 25 novembre dal team della nazionale israeliana, che l’ha descritta come “un episodio che ha messo l’intera delegazione in una posizione estremamente difficile”.

“Un uomo spacciatosi per assistente del designer del vestito ci ha raggiunti all’aeroporto di Bangkok, fingendo la necessità di ‘chiarire alcuni dettagli’. Si è poi avvicinato ad un membro del nostro team, ha preso l’abito e interrotto ogni comunicazione con noi” ha spiegato Edgar Saakyan, direttore di Miss Universo Israele durante la sua intervista rilasciata al sito Algemeiner. “Siamo stati ingannati e il costume è stato rubato. Lo riteniamo un gesto che ha voluto nuocere deliberatamente alla nostra proprietà intellettuale e alla nostra reputazione. Ora la vicenda è nelle mani dei legali.”

 

La ricerca di un nuovo abito

Davanti all’impossibilità di recuperare il vestito originale in tempo per l’evento, il team di Miss Israele ha trovato aiuto in un gruppo di produttori tailandesi che, in sole 10 ore, ha realizzato un nuovo abito basato sul concept originale.

“Ci hanno dato un supporto incredibile” ha sottolineato Saakyan, ringraziando anche le squadre di Miss Universo e Miss Grand International per la loro pronta assistenza. “La professionalità e la solidarietà umana dimostrate ci hanno permesso non solo di salire sul palco ma di farlo con onore, orgoglio e rispetto per la nostra bandiera.”

Shiraz ha sfilato indossando un lungo abito giallo intitolato “la luce della speranza”, accompagnato da un nastro dello stesso colore in omaggio agli ostaggi israeliani in cattività e a tutti quelli tornati a casa dopo l’attacco del 7 ottobre. Parte del vestito era anche una stella di David in cristallo, un lungo strascico decorato con anemoni rossi, fiore nazionale di Israele, e un copricapo con scialle.

“Molti completi nazionali sono solitamente gioiosi o autocelebrativi, ma quest’anno, con il tema della pace e tutto ciò che il nostro popolo ha sopportato, era necessaria una presenza più cupa sul palco” ha scritto Shiraz sul proprio profilo Instagram, motivando la sua scelta di indossare proprio questo vestito. “Ho progettato questo pezzo per onorare la nostra storia, il nostro dolore e la luce a cui continuiamo ad aggrapparci.”

Nel 2026 Shiraz sarà la costumista ufficiale di Miss Israele e il suo intento sarà quello di offrire “non solo bellezza visiva ma anche un messaggio culturale significativo”.

Le polemiche contro Miss Palestina

Il concorso di quest’anno è stato segnato anche dalle polemiche attorno alla prima concorrente a competere con il titolo di “Miss Palestina”, Nadeen Ayoub. Durante il segmento dei completi nazionali, Ayoub ha sfilato con una veste raffigurante la Cupola della Roccia e la Chiesa del Santo Sepolcro, accompagnate da rami d’ulivo.

Nei giorni precedenti, però, Ayoub aveva pubblicato sui propri profili social diversi post contenenti informazioni false sul conflitto tra Israele e Hamas tra cui un numero oltremodo gonfiato di morti palestinesi e un riferimento ai piccoli Kfir e Ariel Bibas inseriti erroneamente tra queste vittime.

Il New York Post ha poi rivelato che Ayoub è sposata con il figlio del terrorista Marwan Barghouti e che avrebbe chiamato il loro bambino proprio in suo onore.

Per queste ragioni, Melanie Shiraz ha chiesto agli organizzatori di Miss Universo di revocare la posizione di Ayoub nella Top 30.

“Il vostro concorso non dovrebbe tollerare menzogne, violazioni del codice di condotta e soprattutto l’istigazione al terrore” ha scritto Shiraz alla giuria. “Mi aspetto che vengano prese misure correttive.”

Nell’attesa che questa situazione si risolva, la corona di Miss Universo 2025 è andata a Fátima Bosch, rappresentante del Messico, scelta tra concorrenti provenienti da oltre 130 Paesi. Il secondo posto è stato assegnato alla thailandese Praveenar Singh mentre il terzo alla venezuelana Stephany Abasali.