di Ilaria Myr
La storia di Lorenzo Perrone, il muradur (muratore) piemontese che, come racconta Primo Levi in Se questo è un uomo, ad Auschwitz per sei mesi di sua spontanea volontà gli portò la zuppa calda – rischiando ogni giorno di essere scoperto, e salvando letteralmente la vita di Primo e del suo amico Alberto Dalla Volta – viene ora raccontata a un pubblico giovane dallo storico Carlo Greppi attraverso una prospettiva inedita: quella delle scarpe di Lorenzo.
In questo libro Greppi torna sulla storia di questo Giusto tra le nazioni, che aveva già approfondito in un altro bellissimo testo intitolato Un uomo di poche parole. Storia di Lorenzo che salvò Primo (edito da Laterza), stavolta scegliendo di parlare agli adulti di domani. Attraverso il punto di vista originale del narratore – le scarpe – vediamo Lorenzo nel campo di “Suiss” (come lui chiamava Auschwitz), dove incontra Primo alla Buna, l’industria di chimica dove lavorano entrambi, e dove comincia un rapporto silenzioso ma profondo, fatto di umanità e coraggio in un microcosmo in cui regnano odio e paura. Il racconto copre anche il dopoguerra, con il ritorno di Lorenzo a piedi in Italia e la visita alla famiglia di Primo, che lui aveva lasciato malato nel campo e che per questo, era convinto, non sarebbe tornato vivo.
E poi il ritorno nella sua Fossano, dove Primo va a trovarlo. Lorenzo “Era ancora più silenzioso del solito: Primo trovò un uomo distrutto, a cui la vita non interessava più”. Nelle visite che seguirono Primo cerca di aiutare il suo amico, che non trova più la forza di vivere in un mondo che ha prodotto Auschwitz. E scopre solo allora che Lorenzo ha aiutato altri “schiavi” nel campo: “perché credeva che ciò che conta è fare del bene, non vantarsene”. Come si addice a un vero Giusto. Ad arricchire i testi le delicate illustrazioni di Paolo Castaldi, che rendono fruibile a un pubblico giovane una delle pagine più buie della storia contemporanea.
Carlo Greppi, Le scarpe di Lorenzo. Storia dell’uomo che salvò Primo Levi, illustrazioni di Paolo Castaldi, Rizzoli, pp. 144, 17 euro



