di R.I.
In occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne del 25 novembre, la WIZO dedica la sua attenzione a un fenomeno spesso invisibile ma di drammatica attualità: la violenza emotiva e digitale nelle relazioni tra adolescenti.
È un fenomeno spesso difficile da riconoscere, proprio perché le connessioni digitali pervadono ormai ogni aspetto della nostra vita e sono una parte preponderante della vita sociale dei ragazzi. Il problema sorge quando questa tecnologia viene usata per creare manipolazione emotiva, suscitare sensi di colpa, diventando così uno strumento per il controllo ossessivo. Smartphone e social media ci tengono sempre connessi ma questo non dà a nessuno il diritto di controllare continuamente un’altra persona né obbliga qualcuno a giustificare costantemente le proprie scelte solo perché la tecnologia le rende più visibili.
Eppure, tra gli adolescenti, questo fenomeno si verifica sempre più frequentemente: sottoposti alla pressione costante dei social, spesso non riescono a distinguere tra un normale affetto e un vero atto di violenza. Solo un’educazione che li renda consapevoli dei danni che possono provocare può aiutarli a superare questa sfida.
Ed è qui che si inserisce il programma “Mine and Only Mine” – “Mio e Solo Mio” della WIZO, che aiuta ragazzi e ragazze a identificare i comportamenti tossici prima che degenerino in relazioni nocive, promuovendo interazioni sicure, gentili e paritarie.
Tutto parte da alcuni dati emersi da uno studio della WIZO, condotto in Israele con la Prof.ssa Anat Ben-Porat della Facoltà di Assistenza Sociale dell’Università di Bar-Ilan, che mostrano quanto sia urgente intervenire.
- Il 25% degli adolescenti in una relazione ha segnalato segnali di controllo o abuso emotivo.
- Il 52% non ha cercato aiuto o non sapeva a chi rivolgersi.
Segnali apparentemente piccoli — un messaggio cancellato, un controllo costante del telefono o la paura di rispondere — sono campanelli d’allarme che meritano attenzione.
“Mine and Only Mine” – “Mio e Solo Mio” invita le famiglie, educatori e adolescenti a riconoscere questi segnali e a intervenire con educazione e consapevolezza: non un rimprovero, ma un segnale d’allarme.
La Campagna fa leva su casi concreti, ad esempio mostrando gli screen di messaggi troppo insistenti con cui si controlla ossessivamente il proprio partner inviando continue domande. Un modo per mettere in guardia gli adolescenti e i loro genitori: “Lui cancella i messaggi, lei ha paura di rispondere alle chiamate quando lui è nei paraggi. Troppi adolescenti non si rendono conto quando l’amore si trasforma in controllo, ma i genitori possono farlo”: insegnare la consapevolezza in anticipo, può aiutare a bloccare l’abuso prima che inizi.
Lo slogan è NOT A NAG – A RED FLAG (non è un rimprovero, ma è un segnale d’allarme). L’invito è a “Restare vigili per riconoscere i segnali di una relazione tossica”.
Susanna Sciaky, Presidente Nazionale ADEI WIZO, commenta così la Campagna “Trovo molto significativo che quest’anno l’attenzione della WIZO sposti le tematiche della violenza di genere sui giovani: in Italia abbiamo visto troppi casi di femminicidio scaturiti da una distorsione delle dinamiche affettive tra i ragazzi. Il sistema formativo della WIZO ha sempre seguito con attenzione i cambiamenti di questa fascia della società ed è molto strutturato nel sostegno e nell’istruzione dei giovani. L’ADEI WIZO ha a che fare ogni anno con centinaia di adolescenti e ci siamo rese conto che l’uso delle nuove tecnologie e dell’Intelligenza artificiale sta modificando in modo sostanziale tutti i rapporti, non solo quelli affettivi, ma l’intero confronto con la realtà e la capacità di interagire con essa e di esternare le proprie emozioni. Per i giovani è più facile chiedere consigli a Chat GPT che a un genitore o a un amico. È qualcosa su cui è necessario intervenire per affiancare i ragazzi in un momento storico cruciale per un’intera generazione. Ed anche la nostra Associazione, tra tante, ha il compito di portare avanti questo dialogo in cui la cultura e la consapevolezza di ciò che accade intorno a noi è parte importante del progresso sociale”.



