Premio Letterario ADEI WiZo Adelina Della Pergola: selezionati i finalisti della Sezione ragazzi

Libri

di R.I.
Sono “I cugini Meyer” di Vittorio Giardino (Rizzoli Lizard) e “La vita invisibile” di Mauro Di Castro (Albatros) i due titoli finalisti dell’Edizione 2026 della Sezione Ragazzi del Premio Letterario ADEI WIZO Adelina Della Pergola. Ora la parola spetta agli allievi delle scuole a cui l’ADEI WIZO invierà in lettura i volumi. Presto scopriremo anche i candidati alla Sezione principale del Premio.

 

Sono “I cugini Meyer” di Vittorio Giardino (Rizzoli Lizard) e “La vita invisibile” di Mauro Di Castro (Albatros) i due titoli finalisti dell’Edizione 2026 della Sezione Ragazzi del Premio Letterario ADEI WIZO Adelina Della Pergola, il prestigioso riconoscimento promosso dall’ADEI WIZO dal 2000 con lo scopo di trasmettere al grande pubblico le molteplici realtà del mondo ebraico attraverso la narrativa.

A selezionare i due libri è stata una Giuria tutta al femminile presieduta da Sira Fatucci, la stessa Giuria che, a gennaio, si esprimerà scegliendo la rosa dei candidati per la Sezione principale del Premio destinata alla lettura di un’ampia Giuria Popolare.

Per le due opere comincia invece un iter singolare: saranno, infatti, gli stessi allievi degli Istituti che hanno deciso di aderire all’impegno dell’ADEI WIZO a decretare il vincitore. Avranno il compito di esprimere un giudizio e motivare la loro scelta come hanno fatto centinaia e centinaia di ragazzi prima di loro. Un compito che dovranno terminare entro marzo perché in primavera avrà luogo l’attesissima Cerimonia di Premiazione di tutte le opere scelte sia dalla Giuria Popolare che dalla Giuria dei Ragazzi. Un momento che ha sempre visto la partecipazione di importanti autori di tutto il mondo, presenti nell’Albo d’Oro del Premio.

Anche le due opere selezionate in questa prima fase sono di altissima caratura. “I cugini Meyer” ha già dalla sua un primato: è la prima volta che un fumetto entra tra i finalisti del Premio, ma del resto si tratta dell’opera di un autore riconosciuto a livello internazionale, molto vicino al mondo ebraico. Ebrei sono tra l’altro molti dei suoi personaggi, compreso il suo Max Friedman, “agente segreto” le cui storie sono ambientate tutte nel 1938 e che in quest’ultima avventura si trova a dover fare espatriare una famiglia di ebrei viennesi all’indomani dell’Anschluss.  Si legge nelle motivazioni della Giuria: “Il segno grafico incisivo, il colore raffinato e il linguaggio espressivo di personaggi ricchi di spessore rendono vive le ambientazioni e rivelano con maestria il clima di sconcerto, dolore e paura per la progressione della persecuzione e dell’emarginazione degli ebrei, suscitando un palpabile e immediato sentimento di empatia”.

Per la “Vita invisibile” la Giuria selezionatrice si è concentrata, invece, sul valore dell’insegnamento della memoria espresso dall’opera che descrive in modo chiaro e immediato l’esperienza di un giovane ebreo a Roma, durante gli anni delle leggi razziali e l’atmosfera di paura dopo l’8 settembre. “La scelta espressiva di un narratore interno permette ai giovani lettori di immedesimarsi nel protagonista e nelle sue emozioni di rabbia, tristezza e solitudine, che crescono con l’aumentare dell’emarginazione subita a scuola e nella vita quotidiana – si legge nella motivazione -. Con realismo sono descritti il dolore della separazione dai propri affetti, la fame, la povertà nascosta con dignità e il bisogno di “diventare invisibili” per sopravvivere. Il libro è un invito alla riflessione sull’importanza dell’amicizia e della solidarietà nonché sul valore della libertà e del rispetto”

Susanna Sciaky, Presidente Nazionale ADEI WIZO commenta così le scelte: “Dopo due anni fortemente condizionati da un’intensa propaganda antisemita, il Premio Ragazzi assume oggi quasi il significato di una sfida, rivolgendosi a un pubblico che è fortemente attratto da un mondo sempre più divisivo e poco incline ad approfondire le informazioni al di fuori della propria bolla di preconcetti. Proprio per questo, però, sentiamo ancora più forte la responsabilità di contribuire all’educazione delle nuove generazioni alla conoscenza, al rispetto e alla memoria fornendo loro strumenti di giudizio critico. La lettura, il confronto, la parola scritta diventano così un atto di resistenza civile e morale: un modo per affermare che la luce della conoscenza non sarà mai spenta dall’oscurità del fanatismo.”