Il Memoriale dei bambini allo Yad Vashem

Identificati dallo Yad Vashem i nomi di cinque milioni di vittime della Shoah: un risultato storico

Mondo

di Maia Principe
Il database, accessibile online al pubblico, è il risultato di decenni di lavoro. I nomi sono stati raccolti attraverso pagine di testimonianze, documenti storici quali lettere personali, diari, archivi nazisti, liste di deportazione, censimenti della popolazione e documenti giudiziari relativi ai processi contro i criminali nazisti e i loro collaboratori. E nel futuro si prevede di usare anche l’IA e l’apprendimento automatico.

Il Memoriale della Shoah di Gerusalemme Yad Vashem ha annunciato un risultato storico: l‘identificazione e la documentazione dei nomi di cinque milioni di vittime dell’Olocausto nel suo database centrale, che rappresentano oltre l’80% dei sei milioni di ebrei uccisi durante la Shoah.

Questo traguardo è stato raggiunto dopo 70 anni di ricerca, documentazione e collaborazione con archivi, luoghi commemorativi, comunità ebraiche e sopravvissuti in tutto il mondo.

Il database, accessibile online al pubblico, è il risultato di decenni di lavoro. I nomi sono stati raccolti attraverso pagine di testimonianze, documenti storici quali lettere personali, diari, archivi nazisti, liste di deportazione, censimenti della popolazione e documenti giudiziari relativi ai processi contro i criminali nazisti e i loro collaboratori. Tra le iniziative innovative figurano anche l’esame delle lapidi nei cimiteri e delle targhe commemorative nelle sinagoghe. Ad oggi, sono stati documentati 2,8 milioni di nomi attraverso le pagine dei testimoni, una raccolta riconosciuta dal programma Memoria del Mondo dell’UNESCO nel 2013.

Gli esperti dello Yad Vashem stimano che nei prossimi anni sarà possibile recuperare altri 250.000 nomi utilizzando strumenti moderni, tra cui l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico, in grado di analizzare centinaia di milioni di documenti d’archivio che in precedenza non potevano essere elaborati manualmente.

Nonostante questi progressi, lo Yad Vashem osserva che centinaia di migliaia di nomi delle vittime potrebbero non essere mai registrati, poiché non rimane alcuna traccia della loro esistenza.

Il database contiene anche centinaia di migliaia di file personali che descrivono in dettaglio la vita e il destino delle vittime. Nel corso degli anni, ha aiutato le famiglie di tutto il mondo a commemorare i propri cari e, in alcuni casi, a confermare il loro destino. Speciali algoritmi sviluppati da Yad Vashem consentono di incrociare e unire le informazioni, migliorando sia l’accuratezza che la completezza dei dati.

Il presidente di Yad Vashem, Danny Dayan, ha definito questo traguardo “un risultato e un promemoria di un impegno incompiuto”, sottolineando che dietro ogni nome c’è una vita perduta: “Un bambino che non è mai cresciuto, un genitore che non è mai tornato a casa, una voce silenziosa per sempre. Il nostro dovere morale è garantire che ogni vittima sia ricordata e che nessuno rimanga anonimo”.

Yad Vashem celebrerà questo traguardo con un seminario speciale giovedì 6 novembre 2025, con conferenze e tavole rotonde che illustreranno il processo di raccolta dei nomi, le storie scoperte lungo il percorso e le ultime iniziative tecnologiche nell’identificazione delle vittime.