di Redazione
Sono Piero Calamandrei, Martin Luther King, Vivian Silver, Reem Al-Hajajreh e Aleksandra “Sasha” Skochilenko le figure che verranno onorate come nuovi Giusti 2026 al Giardino dei Giusti di Milano di tutto il mondo, al Monte Stella.
Lo ha deciso l’Assemblea dell’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano – composta dalla Fondazione Gariwo, dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e dal Comune di Milano – che ha scelto anche il tema per le celebrazioni della Giornata dei Giusti dell’Umanità 2026: “I Giusti per la democrazia. Dialogo e non violenza per costruire la pace”.
Il filo conduttore di queste storie, così diverse tra loro, è la difesa della democrazia nel suo senso più nobile: non come struttura di potere, ma come spazio di libertà, dialogo e responsabilità individuale. Un grido d’urgenza: in tempi segnati da populismi e intolleranze, guerre e straordinarie atrocità di massa, i nuovi Giusti rappresentano l’impegno a resistere alla violenza con la forza morale della parola e dell’ascolto. La cerimonia si terrà, inoltre, a poco meno di 80 anni dal Referendum istituzionale del 2 giugno 1946 da cui nacque la Repubblica italiana sulle ceneri della Seconda guerra mondiale e del regime fascista.
Le cinque figure scelte attraversano epoche e confini, ma convergono in una stessa convinzione: difendere la democrazia significa credere nella dignità umana e nella parola come strumento di pace:
Piero Calamandrei, giurista e politico italiano, padre costituente, ha dedicato la vita alla difesa della democrazia, dell’antifascismo e della Costituzione.
Martin Luther King, attivista e pastore protestante, simbolo mondiale della non violenza, si è battuto per porre fine alla segregazione razziale e alle discriminazioni contro gli afroamericani.
Vivian Silver, attivista israeliana per i diritti delle donne, si è battuta per il dialogo e la pace in Medio Oriente, ed è stata uccisa da Hamas durante gli attacchi del 7 ottobre 2023.
Reem Al-Hajajreh, attivista palestinese, fondatrice di Women of the Sun, si batte per dare voce e protezione alle donne e per incoraggiare una fine non violenta del conflitto in Medio Oriente.
Aleksandra “Sasha” Skochilenko, artista e attivista russa, con una protesta personale ha diffuso messaggi contro la guerra in Ucraina, venendo per questo arrestata e detenuta.
La cerimonia per onorare i nuovi Giusti si terrà al Monte Stella l’11 marzo 2026, pochi giorni dopo la Giornata dei Giusti dell’Umanità (6 marzo), per consentire la più ampia partecipazione delle scuole cittadine, che come ogni anno saranno protagoniste dell’evento.
L’Assemblea ha inoltre approvato diverse segnalazioni provenienti dalla società civile, proposte da associazioni, studiosi e cittadini, che verranno ricordate nel corso delle celebrazioni. Sono: Padre Lido Mencarini, Paolo Boetti, Meena Keshwar Kamal, Padre Giovanni Ferro, Filippo Di Benedetto, Bruno Brandellero, Antonio Tosi, Padre Gianfranco Maria Chiti.
Tutte le biografie dei Giusti onorati possono essere consultate nell’Enciclopedia dei Giusti della Fondazione Gariwo.
“Ogni persona oggi può diventare il custode della democrazia. È questo il messaggio che il Giardino dei Giusti lancia alla nostra città in un tempo dove l’odio politico sta inquinando le nostre società, il dialogo e la non violenza spesso non sono più considerati dei valori e tanti autocrati governano attraverso la violenza fisica e verbale”, spiega Gabriele Nissim, presidente della Fondazione Gariwo. “Il potere democratico dei senza potere anche nel nostro tempo può salvare il mondo, come in epoche diverse hanno detto Martin Luther King e Piero Calamadrei, che onoreremo assieme a chi oggi in Russia e in Medio Oriente lotta per la pace, il dialogo e la libertà. Con queste figure lanciamo un messaggio ai giovani: il mondo si migliora solo quando si ama e si difende la democrazia nella propria vita, perché è dall’odio quotidiano che si crea un terreno fertile per i tiranni”.
“Le figure onorate quest’anno rappresentano dei punti cardinali per il mondo libero”, afferma la Presidente del Consiglio comunale di Milano, Elena Buscemi. “Le democrazie contemporanee hanno un evidente bisogno di riaffermare al loro interno i principi e i valori difesi anche con la vita dai Giusti. Siamo in un passaggio storico complicato. In molte parti del mondo si è rinunciato alla politica e alla diplomazia in favore della violenza. L’esempio di queste persone dimostra invece, ancora una volta, che è un errore; che è un dovere dell’umanità resistere alla tentazione delle armi e ricercare il dialogo per costruire la pace”.
Il Giardino dei Giusti del Monte Stella sarà inoltre, domani 22 ottobre, palcoscenico di un altro importante momento civico dedicato alla memoria dei diritti umani. Verrà infatti ricordata Vera Vigevani Jarach, giornalista e attivista per la verità e la giustizia, sopravvissuta alla Shoah e madre di Franca, una delle giovani “desaparecidas” in Argentina, scomparsa lo scorso 3 ottobre. Già onorata al Giardino dei Giusti di Milano, Vera Vigevani Jarach è stata una testimone instancabile della memoria della Shoah e dei crimini delle dittature sudamericane, unendo due ferite della storia in un’unica voce di giustizia e umanità. Alle 9.30 sarà deposto un fiore sulla sua targa al Monte Stella. Il ricordo sarà affidato a Gabriele Nissim, Marco Vigevani, e Roberta Osculati, vicepresidente del Consiglio comunale di Milano.



