di Francesco Paolo La Bionda
Secondo il report “Cybersecurity Spotlight 2025”, il settore ha registrato una crescita dell’86% negli ultimi dieci anni, passando da 272 aziende nel 2014 a 505 nel 2024 e superando quella dell’ecosistema tecnologico israeliano nel suo complesso nello stesso periodo (36%). Il 60% delle aziende israeliane di cybersecurity si trova in fase di startup, ma dimostrano una scalabilità maggiore rispetto all’ecosistema tech, col 16% in fase di crescita rispetto a una media del 7%.
Israele resta leader globale nell’innovazione della sicurezza digitale, grazie alla fiducia degli investitori nel modello di innovazione unico dello Stato ebraico, anche in mezzo alle complessità geopolitiche Lo rivela Start-Up Nation Central, un’organizzazione no-profit che promuove l’ecosistema dell’innovazione israeliano in tutto il mondo, nel suo nuovo report “Cybersecurity Spotlight 2025” basato sui dati della piattaforma aziendale Finder.
Secondo lo studio, nel 2024 i finanziamenti privati al settore sono quasi raddoppiati rispetto al 2023, raggiungendo un livello equivalente al 40% di quelli del mercato statunitense, in contrasto positivo con la flessione registrata invece dai mercati europei e asiatici. Nonostante rappresentino solo il 7% dell’ecosistema tecnologico israeliano, che conta oltre 7000 aziende, le aziende di cybersecurity hanno attratto il 38% di tutti gli investimenti tech nel 2024.
Il settore ha registrato una crescita dell’86% negli ultimi dieci anni, passando da 272 aziende nel 2014 a 505 nel 2024 e superando di gran lunga quella dell’ecosistema tecnologico israeliano nel suo complesso nello stesso periodo (36%). Il 60% delle aziende israeliane di cybersecurity si trova in fase di startup, riflettendo la rapida evoluzione dell’innovazione, ma dimostrano una scalabilità maggiore rispetto all’ecosistema tech, col 16% delle startup di cybersecurity che si trova in fase di crescita rispetto a una media del 7%.
Fusioni e acquisizioni restano la modalità prevalente per l’uscita dalla fase di startup, e l’11% delle startup di cybersecurity è acquisito già nelle fasi iniziali, mentre solo l’1% arriva a quotarsi in Borsa, rispetto a una media del 4% in altri settori.
“La cybersecurity è uno dei settori più critici della tecnologia globale, spinto dall’escalation delle minacce e dall’ascesa delle tecnologie AI e cloud. Poiché i sistemi digitali sono sempre più fondamentali per il nostro modo di vivere, lavorare e governare, la domanda di soluzioni cyber resilienti non potrà che intensificarsi. Israele è in una posizione unica per guidare questa trasformazione e plasmare il futuro della sicurezza digitale”, ha dichiarato Avi Hasson, CEO di Startup Nation Central.
“Nel 2024 e all’inizio del 2025, il settore ha registrato una forte performance, quasi raddoppiando i finanziamenti rispetto all’anno precedente. Il settore israeliano della cybersecurity sta crescendo rapidamente, mostrando una sana distribuzione tra le fasi iniziali e di crescita, un’elevata attività di M&A e strutture organizzative scalabili”, ha aggiunto Yariv Lotan, VP of Product and Data di Startup Nation Central. “Israele si è saldamente affermato come potenza globale della cybersecurity, spinta da una profonda esperienza militare, un robusto ecosistema di innovazione e una forte fiducia degli investitori”.