Scuola, il rilancio parte dalla Ort fra scienza, tecnologia e nuove generazioni

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I ragazzi della nostra scuola vincitori di un premio al concorso Stem della Ort, con Shmuel Sisso, ceo World Ort (a sinistra) e Roberto Jarach

In questa epoca tecnologica dove internet, il web e i nuovi media sono sempre più importanti, la scuola ha il compito di educare i giovani ai nuovi strumenti: questo il compito della Ort World, agenzia scolastica internazionale che rappresenta gli studi tecnici e linguistici in 90 Paesi, fra cui Israele, Stati Uniti e Inghilterra e a cui la scuola della Comunità è interamente affiliata, partecipando ai suoi progetti e alle sue iniziative. Una di queste è la serata “Educare per la vita: la scuola fra competenze digitali, culturali e etiche” svoltasi il 14 settembre nell’Aula Magna alla quale hanno partecipato personalità comunitarie e istituzionali.

A livello comunitario milanese e nazionale erano presenti il co-presidente Milo Hasbani, il vicepresidente Ucei, Roberto Jarach, l’assessore alle scuole Davide Hazan, l’assessore Ucei Livia Ottolenghi, la preside Dana Esterina e la docente Dany Maknouz che ha organizzato la serata e ha preparato con impegno i ragazzi all’importante concorso internazionale di video scientifici “Stem” dove sono stati premiati vari studenti della scuola fra i 14 e i 16 anni di età che si sono aggiudicati 7 dei 14 premi assegnati ai vincitori della competizione. Il tutto alla presenza di Shmuel Sisso, ceo World ORT, venuto appositramente da Londra per la serata.

Come istituzioni nazionali ha preso la parola Anna Brancaccio del Miur, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che ha spiegato l’importanza delle tecnologie digitali nel sistema scolastico moderno soffermandosi sul dovere di trasformare “le conoscenze in competenze. Bisogna mettere in risalto le abilità dei ragazzi cercando di formare docenti e studenti e preparando il più possibile i ragazzi alle prove della vita pratica e del mondo del lavoro”.

La scuola ebraica è dunque pronta a nuove sfide e si conferma come grande laboratorio di idee, di insegnamenti e di giovani talenti. Una serata decisamente vivace con interventi, proiezioni di video realizzati dai ragazzi (vedi la media gallery di Mosaico) che hanno spiegato disinvoltamente al pubblico i loro filmati: dalla musica, ai buchi neri, al cosiddetto effetto “placebo” coi farmaci, al corpo umano, fino alla testimonianza di alcuni allievi dell’Ort sulla loro esperienza di ricerca presso l’autorevole istituto “Weizmann” di Gerusalemme in un campus estivo internazionale con ragazzi da tutto il mondo.

Nel programma hanno partecipato anche due ospiti internazionali come l’inglese Daniel Tysman di Ort World, agenzia scolastica internazionale che rappresenta gli studi tecnici e linguistici in 90 Paesi, fra cui Israele, Stati Uniti e Inghilterra e che ha lavorato in sinergia con la scuola in questi mesi. Fra gli interventi Roberto Jarach ha ringraziato Tysman e la professoressa Dany Maknouz per il loro aiuto in questi mesi sottolineandone gli sforzi per«rendere possibile questa serata importante e rilanciare una scuola come l’Ort con nuovi metodi, nuovi approcci che sappiano andare oltre alla scuola tradizionale. In questi anni questo indirizzo scolastico ha compito passi significativi, come la riapertura delle scuole ebraiche nei Paesi dell’ex Urss e il recupero di queste scuole in Israele dopo un periodo di crisi».

serata-ortMolto soddisfatti la preside Dana e l’assessore Hazan, che si è definito «molto felice di questa iniziativa che mette in risalto un liceo fondamentale come l’Ort che è il fiore all’occhiello delle scuole ebraiche del galut. Qui a Milano abbiamo 150 ragazzi in questo indirizzo e c’è bisogno di dare un futuro roseo alla scuola che in Italia attualmente sta soffrendo».

Da segnalare la parte dedicata alla premiazione dei ragazzi e dei loro video. A questo proposito la professoressa Dany Maknouz ha messo in risalto la bravura e l’autonomia di questi studenti che «hanno fatto tutto da soli. Io non sono intervenuta in nessuna maniera e semplicemente li ho lasciati fare per conto loro». La docente ha anche spiegato come «molte sono ancora le iniziative in cantiere per la scuola, tra cui l’idea di creare degli spazi di studio in cui la tecnologia si leghi alla tradizione ebraica, e in particolare con l’applicazione di un metodo di studio tipicamente ebraico e presente nelle yeshivot, la hevruta». Altra idea su cui si sta lavorando, la realizzazione di un digital camp a Trieste in cui far confluire studenti delle scuole ebraiche nazionali e del circuito internazionale della Ort.

A ritirare il premio, consistente in una somma di denaro in busta chiusa e in un certificato Stem, 7 studenti che hanno tenuto un breve discorso spiegando sinteticamente il loro lavoro.

Fra i premiati Gabriele Lakunischok, appassionato di musica, che ha spiegato simpaticamente il legame fra musica e fisica introducendo il suo video “Beatbox and music”. Jonathan Sciaky invece ha presentato il suo video semiserio  “Black Holes” sui buchi neri. Yoav Aharoni ha parlato del suo “From Energy to electricity” un breve studio sulla composizione chimica delle batterie. Vidal Yahia invece ha accennato il rapporto fra corpo e scienza e Elia Nahum ha presentato qualche immagine del suo video su medicine e effetto placebo, mentre Jonathan Rimini ha realizzato un filmato sui campi gravitazionali e Jordan Sassoon uno sul ‘momento di forze‘. Inoltre due studentesse di I liceo (Dalia Somekh e Maya Suleyman) sono state selezionate per partecipare alla ORT Digital Skills Summer Camp in Bulgaria.

In tema di applicazioni e video è stato chiamato sul palco anche il gruppo di studenti che hanno partecipato quest’estate al Summer Camp del Weitzman come Daniele Sinigallia e Yoram Boccia che hanno descritto questa esperienza come “estremamente divertente e formativa”. Nell’ultima parte fra i ragazzi, Joelle Bassal ha spiegato la sua applicazione “Tikkun Olam” che è un dispositivo telefonico per persone disabili e le aiuta a comunicare coi loro parenti con un software. Un’app che già dal titolo è di grande importanza e altruismo.

A questo proposito Rav Arbib ha enfatizzato l’importanza di questa applicazione e di aiutare gli altri. “Uno dei pilastri del mondo” ha detto “secondo i Maestri dei Pirkè Avot è l’altruismo, il compiere buone azioni”. Infine l’assessore Ucei Livia Ottolenghi ha portato i saluti dell’Unione complimentandosi con l’iniziativa perché “il digitale rappresenta il futuro e bisogna cercare di valorizzare e potenziare il lavoro che l’Ort sta facendo in questo senso”.

In chiusura Dany Maknouz e Roberto Jarach hanno ringraziato gli ospiti e il pubblico e il vicepresidente Ucei ha ricordato commosso la preside Paola Sereni, scomparsa a luglio che “avrebbe compiuto 90 anni pochi giorni fa e che sarebbe stata contenta di vedere una scuola volta al futuro e all’innovazione come questa”.