I ragazzi che hanno partecipato all'edizione di querst'anno di Che impresa Ragazzi!

“Che Impresa ragazzi!”, la Scuola ebraica nella shortlist dell’ultima edizione del concorso Feduf

Scuola

di Nathan Greppi
“Capaci di conciliare profitto economico e benessere sociale”: questo è il giudizio che uno dei giurati ha espresso alla fine su tutti i partecipanti alla 14° edizione di Che Impresa Ragazzi!, concorso scolastico nazionale sulle start-up ideate da liceali, tenutasi su Zoom giovedì 12 novembre. Il concorso, organizzato dalla Fondazione FEduF (Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio), ha visto la partecipazione di 52 progetti nazionali, fra i quali è stata scelta un rosa di otto finalisti, fra cui la Scuola della Comunità ebraica di Milano (già vincitrice, nel 2018, del primo premio dello stesso concorso).

Ai ragazzi era richiesto di sviluppare un’idea imprenditoriale legata alla sostenibilità e di realizzare un business plan che hanno presentato il 7 novembre alla giuria composta da: Giovanna Paladino, direttrice del Museo del Risparmio di Torino; Nicola Saldutti, caporedattore per l’economia del Corriere della Sera; Riccardo Rosi, amministratore delegato di Unimpiego Confindustria; e Marco Scioli, presidente della start-up Starting Finance.

Per la Scuola ebraica hanno lavorato David Maknouz, Micol Gorjian, Yuri Nasrollahi e Tamar Deil (nella foto, da sinistra in senso orario) della quarta liceo scientifico e tecnico, sotto la supervisione dei professori Vanessa Kamkhagi, Maria Luigia Vitelli e Rosmaria Manna. Il progetto, chiamato Sendoor consiste in un congegno rilevatore di inquinamento indoor, quello che si sviluppa in luoghi chiusi. È un dispositivo automatizzato, che dopo aver rilevato sostanze inquinanti purifica l’aria tramite un nebulizzatore. Fondamentale la partnership del Global Thinking Foundation, ItaliaCamp e Luiss Hub di Milano.

“Abbiamo cominciato a lavorare su Sendoor l’anno scorso, a febbraio – spiega Micol Gorjian a Mosaico -. Dall’idea fino alla realizzazione dei materiali necessari per portare avanti il nostro progetto nell’ambito di scuola-lavoro sono passati 4 mesi”.

“Il progetto e il business plan sono stati realizzati l’anno scorso, quando erano in terza, mentre quest’anno, a distanza, hanno perfezionato presentazione – spiega la prof. Kamkhagi -. Già il fatto di essere arrivati nella shortlist, su così tanti progetti, è un ottimo risultato per la nostra Scuola: ricordiamo che due anni fa avevamo vinto il primo premio di questo concorso, mentre nel 2019 siamo arrivati al primo posto nel concorso internazionale Ort, con la presentazione in inglese del progetto Jask, sito di incontro tra privati per il trasporto di oggetti tra città o paesi diversi.. A dimostrazione che i nostri ragazzi hanno una visione globale del mondo”.

Per la cronaca, sono saliti sul podio di questa edizione di Che Impresa Ragazzi!: al terzo posto, dell’Istituto Tecnico “Pietro Branchina” di Adrano (provincia di Catania) con il progetto Green Energy srl; al secondo l’Istituto Tecnico “IIS Einaudi” di Magenta con Info Angels Magenta; infine, e al primo posto il Liceo Classico “Vittorio Alfieri” di Torino Repaper Ethics.