Da sinistra Beniamin Netanyahu e Donald Trump

Nuova UDAI 10.0: emergenza estate 2020

di Enrico Mairov, per Udai 10.0
L’anno 2020 iniziò con un’importante vittoria politica del Presidente Trump e del Premier Netanyahu. I due paesi da loro guidati andavano a gonfie vele dal punto di vista economico e la prospettiva di crescita era senza precedenti. L’espansione del mercato del lavoro, dei processi di Ricerca e Sviluppo e della crescita dei beni di proprietà delle persone aveva raggiunto livelli mai prima conosciuti e, di conseguenza, anche davanti alle persone più umili esisteva una possibilità reale di un ascensore sociale molto importante.

Nel mese di marzo improvvisamente, arrivò il virus, nuovo, strano, sconosciuto, pericoloso, distruttivo. In un mese, il mondo intero fu scosso e i due paesi leader della democrazia dovettero confrontarsi con una minaccia strategica non-convenzionale con mezzi e strumenti da realizzare ex novo in tempo reale per salvaguardare la vita dei propri popoli, la vita di tutta l’umanità, le proprie economie e il benessere del mondo intero.

Durante la grave crisi nacque in Israele un governo di alleanza ed emergenza nazionale come già successo durante altre crisi che riguardavano la sicurezza dello Stato. Il governo guidato da Bibi Netanyahu, Israel Katz, Benny Ganz e Gabi Eshkenazi ha iniziato a occuparsi della crisi con grande efficienza e la prima ondata del Corona terminò in Israele con pochi giorni di lockdown, pochissimi malati e meno di 300 morti, tutti con età molto elevata e affetti da polipatologie.
Lo Stato d’Israele, con la guida del suo governo, si occupò anche dello stato di salute delle popolazioni arabo-musulmane di Giudea e Samaria così come di quelle della Striscia di Gaza, come sempre fatto nel passato durante crisi particolari.

Purtroppo, gli organismi politici internazionali estremisti alla Corbyn, usando la grave crisi provocata dallo “strano virus”, saltarono in piedi e partirono all’attacco non-convenzionale contro due governi democraticamente eletti per cercare di recuperare un minimo di spazio e fermare lo storico “piano Trump per la pace”. Questo piano era di fatto già accettato dalla stragrande maggioranza del popolo americano, dalla stragrande maggioranza del popolo d’Israele e dalla stragrande maggioranza dei paesi sunniti mediorientali, che grazie a questo piano, pensavano di poter realizzare un equilibrio di tipo nuovo nel Medioriente per poter contrastare la crescente minaccia dell’impero iraniano degli Ayatollah e delle tendenze imperiali turco-mamelucche, garantendo un processo di sviluppo alle proprie popolazioni.

Purtroppo, gli elementi antisemiti internazionali Corbyn-simili hanno agganci anche all’interno dello Stato d’Israele, presso gruppuscoli estremistici anche in paesi europei e anche presso certi ambienti radical chic americani.
Questi elementi estremisti, che nutrono le proprie convinzioni con fallimentari idee del passato e con finanziamenti economici europei e che hanno interessi a indebolire la resistenza israeliana e americana all’attacco dell’integralismo islamico terrorista, rialzano sempre di più la testa, sperando così di distruggere l’idea del piano del Presidente Trump per la pace globale in Medioriente.

Ogni giorno ormai gli estremisti antisemiti alzano sempre più il livello dello scontro, causando da una parte la fuga di intere comunità ebraiche dall’Europa e dall’altra aiutando i loro alleati ad aggredire in maniera più consistente la “maggioranza silenziosa” in Israele e nelle Comunità Ebraiche in Europa.

Noi siamo sempre schierati senza se e senza ma con lo Stato d’Israele, che combatte per la propria sopravvivenza con coraggio e determinazione. Siamo schierati anche con il valido piano americano per la pace perché crediamo che un’integrazione dello Stato d’Israele con gli stati del Medioriente potrà portare a importante sviluppo e crescita del mondo intero. Siamo a fianco delle migliaia di giovani nelle forze di sicurezza che difendono i confini dello Stato d’Israele. Siamo a fianco dei combattenti americani e di tutte le altre democrazie occidentali che combattono nel mondo intero contro i terrorismi e i nemici della pace. Le sirene della bugiardocrazia, che ci ha regalato negli ultimi 25 anni con fasulli processi di pace centinaia di migliaia di morti caduti per mano dei terroristi, non possono pensare di fare una breccia nella nostra ferma determinazione come avvenne durante la Repubblica di Weimar, di “sognare ad occhi aperti” quando a Berlino e a Mosca crescevano le mostruosità che distrussero il mondo. Solo con l’esempio di personalità illuminate come Churchill e persone libere come lui si riuscì a sconfiggere il cancro nazi-comunista e iniziò la costruzione di un mondo libero.
Anche se sotto aggressione dello “strano virus”, non abbassiamo la guardia e non crediamo più alle favole delle idee fallimentari. Siamo convinti che la nostra alleanza repubblicana europea, integrando le proprie energie con quelle americana e israeliana, potrà permetterci di attraversare il burrascoso oceano in cui ci troviamo e arrivare sull’altra sponda per poter veramente costruire un mondo migliore per noi e per i nostri figli.
13 luglio 2020