Ministro Elsa Fornero: giovani, donne e lavoro

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“Abbiamo aperto 18 milioni di crepe nel soffitto di cristallo che impedisce alle donne di volare”, così aveva detto Hilary Clinton nel discorso conclusivo della sua campagna elettorale in America.

Lunedì 18 giugno a Milano, i ragazzi dell’Ugei, Unione Giovani Ebrei d’Italia hanno “aperto” una piccola crepa, in occasione dell’incontro “A passo d’uomo – Il ruolo della donna nell’Italia contemporanea – Dalle pari opportunità alle pari responsabilità” tenutosi nella sede dell’Adei Wizo. Ospite d’eccezione, Elsa Fornero, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, con delega alle Pari Opportunità del governo Monti, la quale si è confrontata con donne che hanno combattuto e tutt’ora combattono per una società che offra le stesse occasioni a tutti, al di là del genere, della razza o della provenienza. L’incontro si è aperto con l’intervento di Alessandra Ortona, vice presidente dell’Ugei, che ha sottolineato l’importanza di garantire a donne e uomini la possibilità di accesso a risultati uguali in ambiti sociali e lavorativi, come prospettiva ambiziosa di preservare la diversità nell’uguaglianza.

“Nel mondo del lavoro” – ha sottolineato – “ non si tratta, per le donne, di dividersi con gli uomini il lavoro che c’è, ma di ridisegnarlo per entrambi i generi, con modalità che rendano accettabili tempi e regole, sia per le donne sia per gli uomini, modificando il divario tra area produttiva e area riproduttiva che rende attualmente le loro vite così diverse”. Sono seguiti poi i saluti di Daniele Nahum, vicepresidente della Comunità Ebraica di Milano; Susanna Sciaky, presidente dell’Adei-Wizo Milano; Giuseppe Failla, portavoce del Forum Nazionale dei Giovani; Cristina Tajani, assessore al Lavoro del Comune di Milano.

Moderato magistralmente da Eleonora Voltolina (giornalista e scrittrice, fondatrice della testata giornalistica online indipendente, www.repubblicadeglistagisti.it, ha scritto La Repubblica degli stagisti – Come non farsi sfruttare, edizione Laterza) l’incontro aveva l’obiettivo non tanto di trovare tutte le risposte, bensì di porsi le giuste domande.Sono state affrontate tematiche scottanti, quali l’applicazione di metodi meritocratici per accedere al mondo del lavoro, di cui ha parlato Sara Giudice, rappresentante di Zeropositivo; di integrazione e lavoro delle donne migrate in Italia con Dounia Ettaib, rappresentante Donne Marocchine in Italia; sono stati discussi pregi e difetti della riforma del lavoro da Annalisa Chirico, giornalista.

Marina Terragni, giornalista di Io Donna e Corriere della Sera, ha poi ribadito con determinazione come le donne abbiano la capacità di prendersi cura dell’altro, che si tratti di un figlio o dello Stato. Di fronte ad un’attenta platea, il Ministro Fornero, ha iniziato il suo intervento sottolineando come siano i giovani le persone che più la incitano ad andare avanti e la spronano ad insistere. “La nostra riforma è inclusiva e dinamica per un mercato del lavoro inclusivo e dinamico. Oggi – ha detto il Ministro – il mercato del lavoro tende a privilegiare una cittadella limitata di lavoratori, per lo più maschi adulti e a escludere o marginalizzare gli altri, i giovani e le donne. Noi invece vogliamo una maggiore inclusione, ma la normativa è complessa e articolata. L’obiettivo è dotare il mercato del lavoro di una flessibilità buona, evitando una maggiore licenzibilità. Negli ultimi dieci anni la flessibilità è stata un veicolo per precarizzare il lavoro, finendo per renderlo instabile, marginale, ingabbiato in forme contrattuali strette e penalizzanti.Creare un mercato del lavoro dinamico vuol dire far sì che il tempo di transizione tra la fine della formazione e l’occasione di lavoro sia breve. Il mercato deve arrivare a considerare la meritocrazia qualcosa di naturale. Tenere fuori dal mercato una generazione per troppo tempo significa perderla. Perciò spero che sia approvata a breve e che si possa dire che è una buona riforma”, ha concluso Fornero.

L’evento, organizzato dall’UGEI con il patrocinio della Comunità Ebraica di Milano, dell’Adei-Wizo e del Forum Nazionale Giovani, è stato per l’organizzazione dei giovani ebrei italiani un importante momento di riflessione ed approfondimento su tematiche caldissime che riguardano tutti.