Devar Torà / La libertà di un uomo è l’essenza della sua stessa vita

di Ufficio Rabbinico di Milano

24 shevat 5771

Devar Torà

Se qualcuno colpisce un uomo, e questo muore, egli dovrà essere messo a morte… ” (Shemòt 21, 12). Si domandano i Maestri per quale motivo la Torà abbia scritto le regole riguardanti l’omicida vicino alle norme che riguardano lo schiavo e la schiava. I Maestri c’insegnano che la Torà vuole dare un grande insegnamento agli uomini, vale a dire, che la libertà di un uomo è l’essenza della sua stessa vita. Pertanto, colui che assoggetta e rende schiavo un altro individuo rubandogli la libertà, è come se lo privasse della sua stessa anima, ed è considerato come fosse morto.

Halakhà

Proibizione di diffondere notizie riservate.

È scritto:“Lo telèkh rakhìl beAmmèkha” ( non diffondere notizie riservate in mezzo al tuo popolo) (Levitico 19,16). Chi può essere chiamato rakhìl-indiscreto? Colui che raccoglie informazioni e va in giro dicendo: “Il tale ha detto così; a proposito di quella persona ho sentito queste notizie”. Anche se ciò che si riferisce è vero e anche se non vi è nulla di male in quello che si comunica, si trasgredisce ugualmente un làv – precetto negativo.(Ki. Sh. Ar. cap. 30)