Jewish in the City #150. A Eataly si impara a cucinare kasher

di Naomi Stern

CjzYyB8UoAAkGR7Nella giornata conclusiva di Jewish in the City # 150 si è tenuto, nella splendida cornice della cucina di Eataly Smeraldo, un corso di cucina ebraica tenuto dalla Chef Daniela Di Veroli.

13 partecipanti, munite di grembiule, penna e fogli per prendere appunti e tanta curiosità, si sono cimentate nella preparazione di cinque piatti.

“Nella Comunità Ebraica di Milano ci sono molti gruppi di persone provenienti da parti del mondo differenti; sicuramente la comunità milanese è estremamente eterogenea! Per questo motivo abbiamo scelto delle ricette che rispecchiassero le diverse culture e provenienze – ha introdotto Daniela Di Veroli – Cucineremo infatti la challà, il classico pane dello Shabbat presente sulle tavole di tutti gli ebrei del mondo, faremo poi il riso persiano, la sefra, una ricetta tipica degli ebrei tripolini, le zucchine ripiene di albicocche libanesi e, per concludere in bellezza, cucineremo la massà b’chà”.

challàLe preparazioni sono quindi iniziate, come nelle migliori brigate, con il taglio delle cipolle,
delle carote e delle zucchine. Le partecipanti, divise in gruppi di lavoro, non hanno avuto esitazione a mettere le mani in pasta; sia in quella della challà da intrecciare, sia domandando e interessandosi alla cucina ebraica.

La serata è trascorsa in allegria e, tra l’assaggio di un piatto appena cucinato e l’atmosfera
conviviale che solo la cucina può regalare, sono emerse tante curiosità.

“Si dice kasher e non kosher, l’oca è il maiale degli ebrei #nonsibuttavianiente, in un pasto non si può mischiare carne e latte, la vita è sacra quindi il sangue degli animali va sepolto, la gallina faraona non è kasher perché è “meticcia” #unmondonuovo #nonsifiniscemai”. Questa, per esempio, è la descrizione che Elena, una partecipante del corso, ha postato su Instagram per riassumere la serata.

Un bel momento di incontro tra culture diverse che, nella morbidezza della challà, nelle
diversità di consistenze del riso persiano e nella dolcezza delle albicocche, hanno trovato la
loro armonia perfetta.