Roberto Paci Dalò, musicista che esguirà il concerto Niggunim il 14 gennaio al Beth Shlomo

Il 14 gennaio al Beth Shlomo il concerto ‘Niggunim’, 2°appuntamento della rassegna ITalYa

di Redazione
Lunedì 14 gennaio
alle 20.30 si terrà presso il Beth Shlomo il secondo appuntamento della Rassegna concertistica “ITalYa”, organizzata dal Centro Studi di musica ebraica  ITalYa, con la direzione artistica di Delilah Gutmane e Refael Negri, il patrocinio morale della comunità ebraica di Milano e dell’ADI, e la preziosa collaborazione di Galvanina, Origini con Open Group e l’associazione Acacia Magistri Cumacini,

Titolo del concerto è Niggunim, per clarinetti e eletronics, di e con Roberto Paci Dalò.

Se nel primo concerto – di David Witten – Refael Negri ha dialogato musicalmente con l’ospite dell’evento, in questo secondo incontro sarà Delilah Gutman a dialogare con Roberto Paci Dalò.

Niggun (niggunim al plurale) significa in ebraico: “aria” o “melodia” e si tratta di una forma di canzone o melodia religiosa ebraica cantata da gruppi. È una tecnica del canto, spesso con suoni ripetitivi astratti al posto di una lirica formale. A volte i versetti della Torah, o citazioni da altri testi ebraici classici, sono cantati ripetitivamente così da creare un niggun. Alcuni niggunim vengono intonati come preghiere di lamentazione, mentre altri possono essere gioiosi o vittoriosi. I niggunim sono specialmente importanti nella liturgia dell’ebraismo chassidico, che ha sviluppato le sue proprie forme spirituali strutturate a riflettere la gioia mistica della preghiera profonda, espressa nel devekut (la gioia mistica della preghiera intensa).
Niggunim è un preludio al progetto Shul – curato da Davide Quadrio – che Roberto Paci Dalò ha realizzato nell’autunno 2018 per i Musei San Domenico in collaborazione con la Galleria Marcolini. Niggunim è una produzione Giardini Pensili e Arthub (Shanghai / Hong Kong).

Roberto Paci Dalò

Compositore e interprete, regista di film e teatro, artista visivo. Il suo lavoro gli è valso l’ammirazione, tra gli altri, di John Cage e Aleksandr Sokurov. Guida il gruppo Giardini Pensili (confondato nel 1985) ed è fondatore e direttore di Usmaradio emittente prodotta dall’Università degli Studi della Repubblica di San Marino.
Un virtuoso clarinettista, su invito del suo maestro Israel Adler ha fondato nel 1988 a Gerusalemme la ‘Roberto Paci Dalò Klezmer Orchestra’ ed è stato il primo a portare la musica klezmer in Italia. Nella sua esplorazione del mondo ebraico ha creato a Berlino con Joel Rubin il progetto ‘Messianic Soundware’ e con Delilah Gutman ‘Kol Bpm’. Tra le altre collaborazioni il poeta Yehuda Amichai, le cantanti Miriam Meghnagi e Esti Kenan, l’ebraista Giulio Busi. Nel 2012 ha creato tra l’altro la performance musicale-visiva Ye Shanghai che documenta l’incredibile storia del Ghetto ebraico di Shanghai negli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso. La sua mostra Shul – basata su motivi della Qabbalah visiva e a cura di Davide Quadrio – è in corso presso la Pinacoteca Civica del Comune di Forlì. I suoi progetti sono stati presentati in tutto il mondo in luoghi quali Kunsthalle Wien, Locarno Film Festival, MAXXI Roma, Biennale di Venezia, Fundaciò Joan Mirò Barcelona, Ravenna Fetival, Wien Modern, Ars Electronica Linz, Charlottenborg Copenhagen, ZKM Karlsruhe, Bienal de Radio México, Power Station of Art Shanghai, SKIF St Pietroburgo, MaerzMusik / Berliner Festspiele, Teatro dell’Opera di Vienna. Ha ricevuto la Berliner Künstlerprogramm des DAAD Fellowship e il Premio Napoil 2015 per la lingua e la cultura italiana. È membro di Internationale Heiner Müller Gesellschaft e della British Cartographic Society. È professore di Interaction Design presso UNIRSM Design – Università degli Studi della Repubblica di San Marino e Expert della Commissione Europea (settori arte, cultura, educazione e scienza). Roberto è nato a Rimini, a trascorso l’infanzia a Tremosine sul Garda e ha vissuto a Berlino, Roma e Napoli con residenze a Vancouver BC. Attualmente vive e lavora sulle colline di Rimini e a Tremosine sul Garda. robertopacidalo.com

Prosegue la collaborazione del Centro Studi di Musica Ebraica Beth Shlomo ITalYa attraverso il partenariato a eventi concertistici che il Duo Gutman Negri realizza: dopo quelli presso la Casa Italiana Zerilli Marimò della New York University  a New York e la Harry A.Sprague Library della Montclair State University nel New Jersey,  il Recital per violino solo di Negri alla importante Kostabi Salon Series – Manhattan lo scorso novembre, sono in programma nel mese di gennaio  “Amen Amin Aman” con l’Istituto Storico per la Resistenza di Forlì (martedì 8 gennaio presso la mostra di Marisa Zattini – Alberi eretici ermetici) e nel mese di febbraio “ITalYa” con l’Istituto Storico per la Resistenza di Rimini (una lezione concerto presso la Sala del Giudizio del Museo Civico martedì 21 febbraio in occasione dei corsi di formazione dei docenti sul tema della Shoà e della memoria).