Mordechai Kedar (foto Wikidata)

«Molti israeliani che un tempo erano favorevoli alla creazione di uno Stato palestinese, dopo il 7 ottobre non ci credono più». Intervista a Mordechai Kedar

Israele

di Nathan Greppi
Docente presso il Dipartimento di Arabistica dell’Università Bar-Ilan, che ha servito per 25 anni nell’Aman, l’intelligence militare israeliana, raggiungendo il grado di tenente colonnello, ha teorizzato una “Soluzione a otto Stati”, che prevede la suddivisione dei territori sotto il controllo palestinese in otto emirati, ognuno indipendente dagli altri.

Oltre 1000 firme per il manifesto ‘Dal 7 ottobre alla pace’ della Sinistra per Israele

Italia

di Redazione
“Il massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre scorso e le conseguenze drammatiche dell’operazione militare israeliana sulla popolazione palestinese – recita il manifesto – hanno determinato una spirale che va immediatamente interrotta attraverso un accordo di cessate il fuoco che consenta la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani e l’inoltro alla popolazione civile di Gaza, in condizioni di sicurezza, degli aiuti umanitari”.

Angelica Edna Calò Livné racconta agli studenti la situazione in Israele e porta un messaggio di pace e di speranza

Scuola

di Comunicazione Scuola
Invitata per un tour in varie città italiane per spiegare cosa succede veramente in Israele al di là della rappresentazione mediatica non sempre veritiera, Angelica Edna Calò Livné, insieme al marito Yehuda Livné, la scorsa settimana (fine gennaio, ndr) si è fermata una giornata intera alla Scuola Ebraica di Milano per incontrare gli studenti e raccontare loro la propria esperienza in questo terribile periodo di guerra.

La pace come unica soluzione. Intervista a Achinoam Nini, in arte Noa

Personaggi e Storie

di Nathan Greppi
«Quello che è successo in Israele è una catastrofe. Non mi vengono in mente altri termini per dirlo. È la cosa peggiore mai avvenuta a Israele sin dalla sua fondazione. Un trauma che coinvolge tutti, a destra e a sinistra, perché Israele è un paese talmente piccolo che tutti conoscono almeno una vittima, un rapito o uno sfollato. Siamo tutti connessi».