LA SINAGOGA DI CASALE OSPITA L’ARTE ISLAMICA

Spettacolo

Quattordici autori da tutto il bacino del Mediterraneo per un messaggio di pace

Dal 29 ottobre al 23 novembre il complesso della Sinagoga di Casale Monferrato ospiterà SalamAleikum, Mostra Internazionale di Arte Islamica, curata dal Centro Studi Europeo Ibn Sina e dalla Comunità Ebraica di Casale.
Le sale dove solitamente vengono accolte mostre sull’ebraismo questa volta ospiteranno quattordici artisti italiani e stranieri, provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo, dall’Asia Centrale e persino dalla Cina. Esperti nell’antica arte della calligrafia, che crea veri ornamenti di parole sacre, nella ceramica capace di rendere scintillanti quelle stesse intricate decorazioni e poi ancora pittori e scultori impegnati a raccontare visivamente le proprie terra e la propria fede.

Tra gli autori in mostra citiamo un Italiano influenzato dal Sufismo: il musicista Franco Battiato, nella meno conosciuta veste di pittore. E, sempre tra gli esponenti del sufismo italiano, saranno presenti anche Elvio Arancio, ceramista e tra i curatori della mostra per il Centro Culturale Arabo di Torino, e il mistico Gabriele Mandel Khan, scrittore, musicista, docente universitario e personaggio di spicco della Cultura Islamica Italiana.

Appare subito chiaro che, al di là del merito degli artisti, la mostra sarà una importante testimonianza di dialogo tra culture e fedi differenti, ma con molti punti di contatto. L’iniziativa lo dichiara fin dal nome: Salam Aleikum, ovvero ‘pace a te’ in arabo (l’equivalente del saluto Shalom in Ebraico).
Un impegno coraggioso in un momento in cui la tensione tra i settori del mondo islamico e l’Occidente sembra ai massimi livelli e la guerra tra Israeliani e Palestinesi non riesce a sopirsi. Però, come ricorda Elvio Arancio nella presentazione della Mostra “Le civiltà se autentiche non si scontrano, dialogano in nome del progresso e della pace”. E quale miglior modo per parlarsi se non attraverso il linguaggio universale dell’arte, visto che anche nel Corano è scritto che “Dio è bello e ama la bellezza”.

La mostra finanziata dalla Regione Piemonte nell’ambito del progetto Piemonte Mediterraneo sarà ospitata nei locali dell’antico ghetto ebraico di Casale e nel cortile del Melograno.
Tutta la cornice della mostra vuole essere all’insegna dello scambio e del confronto tra due culture.
A cominciare dall’inaugurazione del 29 ottobre (alle ore 11 ed aperta a tutto il pubblico), dove è prevista una doppia introduzione musicale con musiche tradizionali, e una offerta gastronomica che abbraccerà tutti i sapori del Mediterraneo.

Gli artisti
Attorno uno dei maggiori centri dell’ebraismo Italiano saranno ospitate le opere di quattordici artisti da tutto il bacino del Mediterraneo, uomini e donne che hanno messo l’Islam al centro della loro opera. Vedremo quindi le ceramiche di Gabriel Mandel (figura intellettuale di spicco in Italia, non solo nell’ambito della propria religione) e di Elvio Arancio, i quadri di Franco Battiato a cui il sufismo ha ispirato numerose esperienze pittoriche. Ci saranno anche opere di Musah Abdallah Saleh, nato nel 1954 a Lanchu, Cina, e imam della grande Moschea Muhammad Is-huk di Xian nel Turkestan cinese e poi ancora lavori di Andrea Raggi (scultore, Italia), Enrico Monti (ceramista,Italia), Mario Verrastro (pittore, Italia), Monia Touiss (pittrice, Marocco), Lassad Metoui (calligrafo,Tunisia), Fevzi Gunuç (pittore, Turchia), Mehmet Buyukçanga (pittore, Turchia), Abdelazym Dhenderoud (pittore,Algeria), Parviz Darwish (pittore,Iran) Azim Damini (pittore, Iran).

L’inaugurazione
Per l’eccezionalità dell’avvenimento tutta l’inaugurazione del 29 novembre è stata pensata come una festa aperta al pubblico, un momento di aggregazione che renderà visibile in molti modi le culture rappresentate nella mostra.

Si comincerà con una introduzione musicale, si eseguiranno brani tradizionali ebraici con i solisti Opera dei Ragazzi diretta da Erica Patrucco: in programma Hatikvà, Alenu – canto ebraico monferrino (di Moncalvo) e canti della tradizione piemontese. I ragazzi saranno Giovanni Barbano, Gianluca Gallina, Valeria Gallina e Ilaria Ginepro.

A rappresentare il lato musicale dell’islam ci sarà invece Fakhreddin Gafarov, considerato il più grande suonatore di Tar in Azerbaijan. Un personaggio singolare, nato a Baku, Azerbaijan, ha dovuto lasciare la sua città per aver criticato apertamente la politica culturale del governo, lui che ormai era divenuto Direttore del Conservatorio Nazionale di Musica di Baku. Attualmente vive e lavora a Milano. Un’occasione per ascoltare dalle mani di un virtuoso uno strumento singolare della tradizione Azera, Iraniana e Turca: cassa in legno di gelso e manico in noce, lungo dai 78 ai 96 cm, il Tar produce un suono molto gradevole, grazie alla copertura in pelle di cuore di mucca. Con questo strumento orientale è possibile comunque riprodurre qualsiasi tipo di musica, anche occidentale, conservando tutte le peculiarità del suono.
Dopo il concerto avverrà la presentazione vera e propria che vedrà la presenza dell’Assessore Regionale alla Cultura Gianni Oliva di rappresentanti della comunità Ebraica di Casale e dell’UCEI, del Comune e della Diocesi della città.
La mostra sarà poi introdotta da una breve lezione di Gabriel Mandel. E sarà interessante ascoltare le parole di un vero personaggio nella storia dell’arte Italiana. Oltre che un mistico e un virtuoso della ceramica, Mandel è docente universitario, scrittore, giornalista pittore, psicologo. Autore di oltre 200 libri pubblicati dai maggiori editori italiani.
L’Università Statale di Konya (Turchia), ha dedicato al suo nome la Biblioteca della Facoltà di Lettere. È Commendatore al merito della Repubblica italiana per motu proprio del presidente Leone, Gran premio di cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, medaglia d’oro del presidente della Repubblica Sandro Pertini, medaglia d’oro per i benemeriti della Pubblica Istruzione. Medaglia d’onore del Parlamento turco; targa d’onore del Ministero turco della Cultura. In Francia: medaglia d’onore della Città di Parigi, cavaliere del Bene e Merito Pubblico, medaglia d’oro dell’Accademia d’Arti, Scienze e Lettere.

Anche l’aperitivo, offerto al pubblico dopo l’inaugurazione, sarà all’insegna della multiculturalità. Sulla tavola si troveranno specialità della Libia come il burika (pasta sfoglia fritta ripiena di impasto di patate e spezie), dalla Turchia arriva l’hazilim (melanzane arrotolate ripiene di formaggio e spezie), dalla Grecia le olive in un sodalizio Israelo – Piemontese i datteri sono presentati con formaggio e noci. Per Dolci ci saranno i krumiri kasher della ditta Portinaio di Casale Monferrato e tante prelibatezze della tradizione dei paesi islamici del Mediterraneo.
La mostra resterà aperta fino al 23 novembre 2006

SalamAleikum
Mostra Internazionale di Arte Islamica a cura del centro Europeo Ibn Sina
dal 29 ottobre al 23 novembre 2006

Sinagoga Ebraica di Casale Monferrato
Vicolo Salomone Olper, 44 – orari: 11-17 mar-ven e dom

Inaugurazione domenica 29 ottobre alle ore 11.
Finanziato dalla Regione Piemonte nell’ambito
del progetto “Piemonte Mediterraneo”

Infoline 0142 71807
Alberto Angelino Ufficio Stampa 338 6232374