I pensieri colorati della nostra mente

di Sara Pirotta

Un nuovo Rinascimento. Le ultime scoperte e i progetti che animano la ricerca scientifica sul cervello non possono che essere paragonati alla rivoluzione culturale fiorita in Italia e in Europa tra la seconda metà del XIV e il XVI secolo. E questo non soltanto per la portata e per l’importanza dei risultati raggiunti, ma soprattutto perché gli studi su quest’organo, rimasto per tanto tempo impenetrabile all’indagine medica, richiedono il contributo di “uomini alla Leonardo Da Vinci”, scienziati versatili in campi differenti, capaci di affrontare le sfide di oggi attraverso un approccio multidisciplinare, che sia a un tempo scientifico e culturale. Il 4 e il 5 aprile i più importanti e stimati studiosi nell’ambito delle neuroscienze di tutto il mondo saranno a Milano per partecipare al BrainForum 2011 “Il colore del pensiero”, il convegno internazionale dedicato alla divulgazione dei passi avanti compiuti dalla ricerca sul cervello negli ultimi anni. “Si dice che questo sarà il secolo del cervello – spiega con convinzione Viviana Kasam, giornalista e presidente del BrainCircle Italia, l’associazione no profit che ha dato vita all’appuntamento scientifico, quest’anno alla sua seconda edizione – e che la rivoluzione cui stiamo assistendo in campo neuroscientifico proprio in questi anni avrà un impatto superiore alla rivoluzione industriale e a quella informatica. Sapere come il cervello lavora, crea pensieri o emozioni e conoscere come si ammala permette di sondare nuovi scenari sia per quanto riguarda il potenziamento delle nostre capacità intellettuali, sia nella cura delle malattie”.

Un tema essenziale e di primissimo piano, quindi, e tanto più affascinante perché riguarda tutti. “È necessario – prosegue Kasam – far conoscere a più persone possibile quali sono le innumerevoli capacità di questa ‘macchina magica’ e, allo stesso tempo, rendere noti i progressi della scienza nel suo studio, attraverso l’incontro proficuo della ricerca italiana e internazionale”. Parte, quindi, il conto alla rovescia per l’avvio del BrainForum 2011, realizzato con il sostegno dell’assessorato alla Salute del Comune, che intende fare di Milano “la capitale italiana del cervello”, come ha dichiarato l’assessore Giampaolo Landi di Chiavenna, dopo avere deciso di distribuire nelle farmacie e nelle scuole superiori della città il libro La rivoluzione del cervello, il progetto editoriale affiancato al forum, curato da Viviana Kasam e Giancarlo Comi, direttore dell’Istituto di Neurologia Sperimentale (INSpe) dell’IRCCS San Raffaele di Milano, e scritto con il contributo di ricercatori e neuroscienziati di università e istituti di ricerca di fama mondiale. “Accanto a questa pubblicazione, dal taglio divulgativo e accattivante – continua la presidente del BrainCircle – già dal 12 marzo è esposta in corso Vittorio Emanuele una mostra di gigantografie di cervelli, curata da Angelo Bucarelli, con immagini di neuroni colorati con la tecnica Brainbow, che ha consentito di studiarne più facilmente le connessioni, affiancate a famosi dipinti d’arte contemporanea”. La prima delle due giornate di convegno, alla cui ideazione e realizzazione hanno collaborato Pietro Calissano dell’EBRI di Roma, Idan Segev dell’ELSC dell’Università di Gerusalemme e Giovanni Broggi dell’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, si terrà al Piccolo Teatro Grassi e sarà dedicata alle nuove frontiere della ricerca sul cervello. “Il forum – spiega Kasam – prenderà il via con il ricordo di Camillo Golgi, scienziato italiano padre delle neuroscienze e premio Nobel nel 1906, che per primo riuscì a colorare i neuroni, permettendone lo studio. A lui e a Rita Levi Montalcini è dedicato l’intero convegno. Seguirà poi l’intervento del Prof. Jeff Lichtman, ideatore della tecnica Brainbow”. Le relazioni successive saranno un viaggio attraverso le dinamiche di formazione di aspetti apparentemente lontani dalla meccanica e dalla chimica del cervello, come le emozioni, il pensiero e la creatività. “Ascolteremo le parole di Yadin Dudai, uno dei massimi esperti sulla memoria, professore di Neurobiologia al Weizmann Institute in Israele e di neuroscienze alla New York University – aggiunge Kasam – mentre Henry Markram racconterà i particolari del progetto Blue Brain, da lui stesso diretto all’EPFL Brain Mind Institute di Losanna, che punta a costruire un modello computerizzato del cervello, essenziale per comprenderne il funzionamento, ma anche fondamentale per rispondere a domande ancora oggi inevase, come, per esempio, sapere cosa differenzi un cervello malato da uno sano o un individuo da un altro e, ancora, cosa possa determinare i nostri comportamenti o alcune devianze”.

Il 5 aprile, l’appuntamento sarà all’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano, per una giornata interamente dedicata all’Alzheimer. “In mattinata – spiega l’organizzatrice – si terrà un simposio internazionale per fare il punto sullo stato della ricerca; sarà presente Marta Weinstock Rosin, professoressa di Farmacologia alla Hebrew University, Medical Center di Gerusalemme, che racconterà i passi avanti fatti nella cura di questa malattia. Il pomeriggio sarà suddiviso in due diversi momenti dedicati alla speranza di terapia e ai modelli assistenziali oggi esistenti in Italia e all’estero”. Oltre a essere aperto a tutti, il BrainForum 2011 sarà connesso con università, centri di ricerca e pubblico di tutto il mondo attraverso il video-streaming. “Per la prima edizione – conclude Kasam -, siamo riusciti a collegarci con circa 3mila e 500 persone in tutto il mondo e 65 università. Quest’anno l’obiettivo è far assistere al convegno circa un centinaio di università, grazie a un lungo lavoro preparatorio online (reso possibile dal format on air ideato da Maria Grazia Mattei, presidente di Meet the Media Guru)”.

Per tutti gli interessati, sul sito www.brainforum.it è possibile reperire informazioni e prenotare l’ingresso alle giornate del convegno.