Qual è il migliore film ebraico della storia del cinema?

Opinioni


La rivista americana Tablet ha stilato la classifica dei migliori 100 film ebraici della storia del cinema. Le motivazioni che hanno determinato la classifica finale sono molti, ma ciò che prevale è il messaggio che ciascuno di questi film contiene e che richiama ciascuno a proprio modo la storia, il pensiero, la cultura ebraica.

Nella classifica stilata da Tablet ci sono alcuni dei titoli più famosi della storia del cinema: da Una notte all’opera del 1935 con i fratelli Marx, a Quarto Potere di Orson Wells, da The Social Network su Marck Zuckerberg a classici della commedia americana come Harry ti presento Sally, fino agli intramontabili Ben Hur e Il Dottor Stranamore.

Dei cento titoli segnalati da Tablet abbiamo preso i primi venti; di questi, secondo voi, qual è il migliore?

[poll id=”21″] I titoli europei salvo qualche eccezione, sono quasi sempre assenti dalla classifica di Tablet. Chi volesse segnalare titoli meritevoli di entrare in questo speciale elenco, non ha che da scrivere!

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Molti ci stanno chiedendo cosa significhi “film ebraico”.  Perché mai definire “Quarto Potere” un film “ebraico”?  E “Casablanca”? E perché non includere “Schlinder’s List” nei primi venti? Secondo la rivista Tablet che ha stilato la classifica, è la figura di Citizen Kane a rendere “Quarto potere”, un film dal carattere ebraico.  Quando Wells e Mankiewitz pensarono al film volevano che il “loro” William Randolph Hearst (a cui si ispirarono) fosse un grande e tragico eroe americano. E la personale storia di Hearst, che ebbe un’infanzia felice e senza problemi, non corrispondeva all’immagine che essi avevano in mente. Così crearono per Kane la figura della madre che, tenendo il figlio distante dalla sua fortuna per anni, gli fece sviluppare quella tensione e fame di successo (e quel senso di inferiorità) che lo caratterizzano lungo tutto il film.

Tablet invece liquida “Schlinder’s List” come un’operazione kitsch e malfatta, al punto da meritarsi l’ultimo posto della classifica. Quanto a “Casablanca”, la motivazione è che ci vollero degli ebrei americani, come i fratelli Warner che produssero il film in piena guerra mondiale, per dire al mondo che le vittime dei nazisti erano, non solo i francesi (a Casablanca), non solo gli ebrei (mai menzionati), ma gli avventori del bar di Rick, ovvero tutti.

Le motivazioni, dunque, come potete intuire sono sottili, varie a seconda dei singoli casi. Riportarle qui, e per ogni film, sarebbe stato davvero troppo lungo. Non ci resta così che rimandarvi alle pagine di Tablet, dove ogni scelta è stata ampiamente motivata e dove è possibile anche vedere l’elenco completo dei 100 film scelti. Superfluo sottolineare che Tablet è una rivista ebraica americana, pensata per un pubblico americano, e perciò con sensibilità e gusti che non sempre corrispondono ai nostri.