Dieci domande a Hamas

Opinioni

di Luciano Assin

hamasDal blog di Luciano Assin, L’altra Israele, alcune riflessioni interessanti sulle responsabilità di Hamas nella gestione del conflitto e degli aiuti umanitari. Un commento interessante, che viene da un uomo di sinistra, pacifista, kibbutznik da decenni, che non lesina critiche al governo quando crede. Ma che vede chiaramente, con lucidità e grande senso critico, anche le innegabili colpe dell’altra parte.

Dieci domandine facili facili di cui non riesco a trovare le risposte.

1) Quanto avete investito in educazione, sanita’, occupazione, infrastrutture negli ultimi anni? E quanto nella costruzione di razzi e gallerie soterranee?

2) Di quanto è cresciuto il PIL nella striscia di Gaza rispetto ai vostri fratelli risiedenti in Cisgiordania?

3) Perchè continuate a ricevere gli aiuti umanitari che transitano attraverso i valichi dei vostri giurati nemici israeliani?

4) Perchè continuate ad utilizzare la corrente elettrica erogata dagli odiati israeliani?

5) Perchè gli egiziani hanno di fatto chiuso il valico di Rafiah riducendovi a mendicare gli aiuti umanitari?

6) Per quale motivo l’Egitto ha completamente chiuso tutta la rete di gallerie soterranee fra Gaza e l’Egitto mettendo così in ginocchio la vostra fiorente industria di contrabbando?

7) Perchè l’Egitto non si batte al vostro fianco liberandovi così dal giogo dell’occupazione sionista?

8) Perchè i vostri stessi fratelli palestinesi di Ramallah, Hevron, Nablus, Gerico e via andare non si uniscono alla vostra giusta lotta?

9) La religione musulmana permette l’uso indiscriminato di donne e bambini come scudi umani per votarli al sacrificio? Se si in nome di quale morale?

10) E soprattutto, se fate del martirio il vostro credo, la vostra fede, dove siete adesso quando avete un’ottima occasione per immolarvi in nome dell’Islam e raggiungere così le 72 vergini che vi aspettano in paradiso?

Scusate la mia profonda ignoranza se vi pongo dei quesiti così semplici, sono certo che riceverò le vostre risposte. Chiare e semplici”.