Premi letterari

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Ad Amos Oz il premio Fondazione Carical Grinzane Cavour

Il 25 settembre presso il Teatro Rendano di Cosenza, lo scrittore israeliano Amos Oz ha ricevuto il premio Fondazione Carical Grinzane Cavour per la CUltura Mediterranea, prima edizione, nella sezione “Società Civile – Giustino Fortunato”. Il premio, suddiviso in 3 sezioni, è nato per riconoscere i meriti di quanti hanno contribuito con la loro opera all’approfondimento e alla conoscenza delle culture mediterranee, e per favorire il dialogo e l’interazione tra i popoli e le culture. Amos Oz, nato nel 1939 a Gerusalemme, è uno dei più noti autori israeliani di narrativa per adulti e bambini e di saggistica, e le sue opere vengono tradotte e diffuse in tutto il mondo. Scrittore dalla personalità complessa, acuto e profondo, riesce a trasmettere con le sue parole i colori e gli stati d’animo propri della sua terra di origine, frammisti ad una forte introspezione della natura umana. Il suo ultimo lavoro pubblicato in Italia è Mai dire notte. Insieme ad Amos Oz, il premio è toccato anche a Tahar Ben Jelloun, Remo Bodei, Maria Pia Ammirati, Andrea Di Consoli e Gerardo Sacco.

In questa occasione lo scrittore israeliano ha ribadito la sua visione dei mali e dei drammatici problemi di Israele. “Conosco dei vegetariani che mangerebbero vivo chi mangia carne”, ha detto, “dei non fumatori che murerebbero vivo chiunque accenda una sigaretta; dei pacifisti che lavorano con me, ma sarebbero pronti a spararmi un colpo in testa se avessi un atteggiamento diverso dal loro. Il fanatismo è il gene del male ed è antico più di qualsiasi religione”. Autore di romanzi di successo come Una storia d’amore e di tenebra e di saggi quali Contro il fanatismo, Amos Oz è candidato al prossimo premio Nobel.

A Carlo Ginzburg il Premio Brancati Zafferana

Il XXXVIII Premio Brancati Zafferana, nella sua sezione dedicata alla saggistica, è stato assegnato a Carlo Ginzburg per il suo recente saggio Il filo e le tracce, con la cerimonia di premiazione che si è svolta il 29 settembre a Zafferana Etnea (CT). Nella sua opera, Carlo Ginzburg, analizzando una serie di casi e di nomi famosi, da Voltaire, a Montaigne, ad Auerbach, affronta con una riflessione approfondita la figura “professionale” dello storico, soffermandosi sul fragile e mutevole equilibrio tra verità storica, finzione e menzogna e rintracciando sia i frammenti di verità occultati tra pagine dei romanzi, sia le frequenti e pericolose immagini falsificate presenti nei testi storici. Figlio di Leone e Natalia Ginzburg, Carlo Ginzburg è noto per la sua attenta ricerca nel campo delle credenze popolari e delle tradizioni folkloristiche e religiose.