Investire in Israele

Economia

Questo l’invito di un convegno, che il sito www.israele.net ha organizzato all’Assolombarda il 4 giugno con grande successo di partecipanti, dopo il primo convegno tenuto 2 anni fa.
Gli oratori sono venuti in gran parte da Israele, mentre l’intervento principale è stato tenuto da Robert Wescott, consigliere economico di Bill Clinton, che ha illustrato i vari aspetti attuali dell’economia mondiale.
L’economia israeliana è in pieno sviluppo: nonostante la guerra in Libano anche nel 2006 la crescita dell’economia è stata del 5,1%.
Il tasso di sconto della Banca di Israele è del 4%, mentre la disoccupazione è scesa al 7,5%.
Gli investimenti esteri in Israele hanno totalizzato nel 2006 22,7 miliardi di $, ma gli israeliani si sono dimostrati attivi imprenditori all’estero, con investimenti di ben 22,4 miliardi di $,soprattutto verso gli USA.
L’interscambio con l’Italia è in costante aumento.
Le esportazioni italiane sono state nel 2006 di 1,84 miliardi di $ ,mentre le esportazioni israeliane hanno raggiunto i 981 milioni di $.
Nel primo trimestre del 2007 l’Italia è stata il quarto fornitore di Israele, dopo USA, Cina e Germania.

Israele è un paese di stampo occidentale, dove l’economia è in pieno sviluppo, soprattutto in alcuni settori, dove è all’avanguardia mondiale.
E’ ben nota l’importanza dell’acqua e Israele ricicla il 70% dell’acqua usata, e desalinizza l’acqua marina, mentre sviluppa lo studio di settori energetici sostitutivi del petrolio, come lo sfruttamento dell’energia solare, cellule fotovoltaiche, impianti per l’utilizzo del vento e del mare.
Molto attive sono industrie israeliane in campo biofarmaceutico, agro-biotecnologico, diagnostica e apparecchiature mediche, ricerca e tecnologie ambientali.
Altri campi estremamente interessanti riguardano l’informatica e gli investimenti immobiliari.
Esistono perciò tutte le premesse per un’espansione degli investimenti in Israele.