La Biblioteca Nazionale d’Israele acquista antichi e rari documenti sulle comunità in Persia e Afghanistan

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di Ilaria Ester Ramazzotti

I documenti rinvenuti
I documenti rinvenuti

Una rara collezione di 250 documenti risalenti a un periodo che va dal 1000 al 1500 è stato acquistata dalla Biblioteca Nazionale d’Israele di Gerusalemme. Lo riporto Ynet News del 16 settembre scorso. La collezione, chiamata la Seconda Genizah Afgana, era stata rinvenuta alcuni anni fa in alcune grotte nella città di Bamyan nell’Afghanistan centrale e viene considerata un raro tesoro che svela molti aspetti della vita di antiche comunità ebraiche e musulmane residenti in Persia e in Afghanistan prima della conquista mongola.

Vita quotidiana, usi e costumi, relazioni e sociali ed economiche e aspetti culturali vengono messi in luce in lingua farsi, in arabo, aramaico ed ebraico-persiano in una serie di documenti legali, teologici, religiosi, in libri storici e versi della Bibbia. I documenti rivelano altresì, per la prima volta, descrizioni e caratteristiche delle principali vie commerciali lungo la Via della Seta, che si estendeva dall’Estremo Oriente fino all’Europa. Una grande parte degli antichi testi furono infatti scritti da mercanti ebrei e musulmani che vissero nel periodo precedente alla distruzione delle armate mongole fra il 1258 e il 1260, guidate dal nipote di Gengis Khan.

“È estremamente raro trovare documenti che descrivono una comunità precedentemente sconosciuta – ha spiegato il dottor Yoel Finkelman, curatore della collezione per la Biblioteca Nazionale d’Israele -. L’importanza della ricerca di questi documenti è molto più consistente rispetto ad altri scoperti in altre comunità”. “Abbiamo pagine di documentazioni storiche relative al rapporto e alla cooperazione tra le comunità ebraiche nella zona” e una sezione del Talmud che tratta del culto degli idoli, che costituisce la prima prova documentale di letteratura religiosa nella zona orientale di lingua persiana.

L’integrità fisica dei diversi documenti è varia: alcuni sono in buone condizioni, altri sono in decomposizione. Un processo di conservazione è stato tuttavia avviato unitamente a un processo di disinfezione che richiederà diversi mesi, dopodiché tutti i testi saranno caricati sul sito web della Biblioteca Nazionale d’Israele, a disposizione degli studiosi e del pubblico.