Anne Frank ci guarda e parla ancora, nei fumetti

Arte

di Nathan Greppi

La vita della giovane narrata in due graphic Novel

«Il mio sogno più grande è diventare una giornalista, e poi una scrittrice famosa»: queste le parole scritte da Anne Frank nel suo diario. Dopo la sua morte, il suo sogno venne realizzato dal padre, che pubblicando il diario scolpì nella storia recente il nome della figlia e ne trasmise la memoria alle generazioni future.
Sin dalla sua pubblicazione, il Diario di Anne Frank è stato adattato più volte per il teatro, per il cinema e per la televisione; tuttavia, solo da pochi anni esistono anche delle versioni a fumetti. La prima, uscita in inglese nell’aprile 2010, è Anne Frank – La biografia a fumetti, degli autori americani Sid Jacobson ed Ernie Colòn. Il volume, tradotto in italiano nel gennaio 2011 con una prefazione di Sergio Luzzatto (trad. V. Filosa, Rizzoli, pp. 149, euro 16,00), in realtà non è un adattamento del diario, bensì la storia di Anna e della sua famiglia: dalle origini dei suoi genitori alla sua nascita, dall’infanzia al famoso nascondiglio, dove vivrà per 743 giorni prima di essere deportata e trovare la morte a Bergen-Belsen. Il tutto, con un affresco di fondo: il contesto storico di quegli anni, dall’ascesa del nazismo alla guerra e alla Shoah, alla quale sopravvisse solo il padre di lei, Otto, che in seguito trovò il diario della figlia e lo fece pubblicare.
Ma la vera novità di quest’opera non è il fatto che sia una versione a fumetti; per la prima volta, noi “vediamo” Anna e la sua famiglia quando vengono deportati ad Auschwitz, dove Anna non perde il sorriso da bambina che aveva nelle foto che tutti conosciamo. «Rappresentare Auschwitz, il non rappresentabile, è diventato uno dei terreni elettivi dell’arte contemporanea», ha dichiarato Luzzatto nella prefazione. «Ci voleva coraggio, per dare voce e lineamenti a un’Anne Frank tanto diversa da quella che noi tutti serbiamo dentro gli occhi della memoria».
Un’altra graphic novel sulla giovane ebrea tedesca è uscita in Italia il 15 settembre di quest’anno: Anne Frank – Diario, del regista israeliano Ari Folman (noto per il film d’animazione Valzer con Bashir) e disegnata dal suo connazionale David Polonsky (trad. E. Spediacci, L. Pignatti, Einaudi Super ET, pp. 149, euro 15,00). A differenza della precedente opera, la graphic novel di Folman e Polonsky è basata esclusivamente sul diario di Anna, sebbene alcune parti, incluso il rapporto conflittuale con la madre, vengano rese meno “pesanti” nel fumetto. «Quando ci chiesero di trasformare il Diario in un fumetto, la prima risposta fu no. Ci sembrava una sfida troppo grande. Poi ci siamo convinti che era una sorta di missione», ha dichiarato Folman in un’intervista al Corriere della Sera, spiegando che, dal momento che i sopravvissuti alla Shoah sono sempre meno, occorre tenere in vita la memoria; in particolare, lui e Polonsky ritengono che quella di trasformare il diario in un fumetto sia una buona scelta, dal momento che i ragazzi leggono sempre meno libri.
Ma il loro lavoro non è finito con la trasposizione: infatti, Folman ha già annunciato che girerà anche un film animato intitolato Where is Anne Frank, attualmente in fase di pre-produzione e la cui uscita è prevista per il 2019.
L’esperto di fumetti, giornalista ed editore Andrea Grilli, a proposito della nuova graphic novel sul Diario di Anne Frank di Ari Folman e David Polonsky, ha dichiarato a Bet Magazine – Bollettino che gli autori «riescono in un’impresa non facile: tradurre in fumetto un libro molto difficile per le molteplici implicazioni sia storiche sia psicologiche. La storia di Anne Frank ha segnato intere generazioni e spesso è stato tentato l’adattamento a fumetti, cercando in qualche modo di rendere lo spirito del romanzo. Il valore dell’opera di Folman e Polonsky è di aver capito che non poteva essere un semplice adattamento, ma che il fumetto obbligava a percorrere una strada più nuova. Così, in linea con un linguaggio moderno, i due autori sono riusciti a raccontare la vita di Anne Frank non come un adattamento, ma come una storia autenticamente scritta per il fumetto. Non una semplice trasposizione, ma una nuova vita per Anne Frank».