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Il 28 maggio gli ebrei milanesi saranno chiamati alle urne. Voteranno per scegliere gli 11 delegati che li rappre- senteranno al V° Congresso dell’Ucei che si terrà a Roma dal 2 al 4 luglio; i nuovi eletti si aggiungeranno ai 7 delegati già designati dal Consiglio (David Bidussa, rav Roberto Colombo, Daniel R. Fishman, Alberto Jona Falco, David Piazza, Daniele A. Sassun, Paola Sereni). Gli elettori milanesi sono però chiamati contemporaneamente a scegliere i 19 consiglieri che li rappresenteranno nel governo della Comunità per i prossimi quattro anni.
Le elezioni non sono mai uno stanco rituale e meno ancora lo sono quest’anno. Infatti, i nuovi consiglieri potranno affrontare adeguatamente i molti e seri problemi della Comunità milanese solo se saranno sostenuti da una forte e sentita partecipazione al voto, che dia la misura della presenza di ogni ebreo milanese nella vita della Comunità e della sua volontà di essere protagonista nella gestione e nel funzionamento degli organismi e delle istituzioni che sono patrimonio di tutti.
Un patrimonio che nessuno può trascurare o, peggio ancora, ignorare. I temi sul tappeto infatti sono numerosi e complessi. Vediamo di delineare i principali.

Innanzi tutto vi è il tema del risanamento del bilancio e la scelta dell’utilizzo delle risorse esistenti.
Poi, la scuola e il suo futuro, l’educazione dei giovani in tutte le sue componenti e i suoi risvolti sono il tema principe che occuperà i prossimi mesi, un tema difficile perché non può essere trattato in modo contabile, come una mera voce di bilancio, ma richiederà precise scelte politiche.
A questa si collega la voce giovani, che vivono spesso in modo distaccato la vita comunitaria, soprattutto con il loro ingresso all’università. Il nuovo consiglio dovrà porsi il problema della creazione di spazi a loro dedicati (una delle proposte è di adattare locali nei sotterranei della nuova Residenza anziani, attualmente in costruzione) e di fornire supporto a iniziative precise (il progetto Networking potrebbe essere stato un primo passo).

E ancora. Come affrontare il problema degli “ebrei invisibili”, di coloro che si sono allontanati dalla vita comunitaria, al quale il progetto Kesher sta già cercando di dare una prima risposta.
Tuttavia, occorre andare più avanti. A questo proposito il nuovo Consiglio dovrà scegliere se e come cercare i lontani, se offrire loro una comunità “inclusiva”, accettando anche chi vive l’ebraismo in maniera più personale.
Dovrà infine decidere come e quali debbano essere i supporti concreti perché il nuovo rabbino capo possa diventare il vero punto di riferimento di tutto l’ebraismo milanese, possa operare sull’educazione ebraica e, non ultima, sulla riorganizzazione della Kasherut.

Si presentano a queste elezioni tre liste per il rinnovo del Consiglio della Comunità e tre liste per la scelta dei delegati al Congresso dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane.

Per la Comunità sono:
Lista 1 – Per Israele

Lista 2 – Chai – Per una Comunità vissuta da tutti

Lista 3 – Kadima per la Comunità

Per l’Ucei sono:

Lista 1 – Kol Ha-Keillah

Lista 2 – Kadima per l’Unione

Lista 3 – Per Israele (Lista ebraica nazionale)