Benatoff rieletto presidente della Fondazione per la scuola

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Il 27 giugno 2007 si è riunito per la prima volta il nuovo consiglio della
Fondazione per la Scuola della Comunità ebraica eletto dall’assemblea dei
soci il 29 maggio.
Il consiglio ha unanimamente rieletto Cobi Benatoff quale presidente e
vice-presidenti Daniele Schwarz e Habib Hasbani. I nuovi consiglieri
sono Stella Habib Hassan, Antonella Imbesi Jarach, Rachel Jurno
Meghnagi, Michèle Mimun, Andrea Bardavid, Claudio Gabbai, Marco Grego, Sami
Legziel, Piergiorgio Segre.
Fin dalle prime battute scambiate tra i nuovi consiglieri e il presidente
si è evidenziato l’entusiasmo e la grande voglia di lavorare di questo
nuovo gruppo che raccoglie giovani con figli a scuola, persone che lavorano
all’interno della scuola e meno giovani con grande esperienza.
Il presidente ha faticato ad arginare la voglia di parlare e di proporre di
tutti i nuovi consiglieri che comunque hanno sottolineato all’unanimità
come obiettivo primario il rilancio della scuola di via Sally Mayer perché
diventi la scuola di tutti i nostri figli e nipoti e centro aggregante di
tutta la Comunità.
Ognuno ha esposto le proprie preferenze sul campo in cui operare e si sono
già individuati i filoni su cui si incentrerà l’attività della Fondazione:
attività di raccolta, seguita da Cobi Benatoff, Habib Hasbani, Andrea Bardavid, Claudio Gabbai, che si occuperà anche di un futuro sito internet, e Piergiorgio Segre. Questi stessi consiglieri avranno anche il compito di studiare il miglior impiego del capitale;
attività di studio e ricerca di nuovi progetti, con l’aiuto di una commissione di esperti di cui faranno parte anche i presidi della scuola, seguita da Stella Hassan, Antonella Jarach, che si occuperà anche dei
contatti col Bollettino, Rachel Meghnagi, Michèle Mimun e Daniele Schwarz.
Non è possibile elencare qui tutte le idee lanciate in quelle due ore di riunione, sicuramente Marco Grego e Sami Legziel porteranno avanti al più presto la loro idea dell’Associazione Ex-Alunni.
Daniele Schwarz assieme alle signore ideerà un nuovo evento che riporti a scuola le magnifiche 1200 persone che la sera del 31 maggio hanno sorriso e gioito rivedendo i compagni, gli insegnanti e la scuola, lasciata magari venti o trenta anni prima.
È questo il compito che la Fondazione di oggi si propone: che la Scuola ebraica sia la scuola di tutti, che soddisfi tutti in tutti i campi e che tutti desiderino frequentare. Perché ciò avvenga, la Fondazione si impegnerà con tutte le proprie forze contando che tutti siano pronti ad aiutarla.