La Biblioteca del CDEC al Memoriale. Firmato il protocollo d’intesa tra Regione Lombardia e Fondazione

di Roberto Zadik

Regione

Un passo importantissimo, fondamentale, per il completamento dei lavori al Memoriale della Shoah di Milano, in particolare per la creazione della Biblioteca multimediale che ospiterà il patrimonio raccolto nel corso di decenni dalla Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano.

 

Lunedì 13 Marzo è stato siglato l’accordo tra la Regione Lombardia e la Fondazione Memoriale della Shoah per il completamento dei lavori e del progetto della Biblioteca,  nella quale verrà trasferita la vasta gamma di testi e documenti storici, alcuni dei quali molto rari e preziosi ai fini della ricerca storica, che finora erano stati nei locali del Centro di Documentazione ebraica (Cdec). Relatori della conferenza stampa che ha presentato lo storico accordo, e che si è tenuta negli edifici della Regione, sono stati il presidente della Regione Roberto Maroni, firmatario dell’accordo assieme a Ferruccio De Bortoli; il presidente e il vice presidente della Fondazione Memoriale della Shoah, Ferruccio De Bortoli e Roberto Jarach; l’assessore regionale alle Culture, Identità e Autonomie Cristina Cappellini. Il primo a prendere la parola è stato Roberto Jarach che ha definito questo accordo “una tappa fondamentale in questi dieci anni di storia del Memoriale, dal 2007 ad oggi. Abbiamo lottato duramente per ottenere i fondi necessari, scegliendo a nostro rischio di cominciare i lavori quando mancavano ancora molte risorse. Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti: nonostante la crisi economica di questi anni il progetto è stato portato avanti. Stiamo avendo grande successo con le scuole, con un crescente numero di visitatori e di studenti. Dal 2013 a oggi, siamo passati da 7mila e 500 studenti ai 18mila dell’anno scorso”.

 

Biblioteca Memoriale

Jarach ha sottolineato che “completare la Biblioteca (progettata  – come l’intero Memoriale – dallo studio Morpurgo de Curtis Architetti Associati, ndr) è di primaria importanza perché intensificherà il nostro ruolo nel campo della ricerca storica, creando una rete di scambi culturali e interpersonali fra studiosi italiani ma anche internazionali, grazie al potenziamento della rete multimediale”.

Grande soddisfazione anche da parte degli altri relatori, primo fra tutti De Bortoli che ha evidenziato come il Memoriale sia “un luogo straordinario e unico per una serie di motivi abbandonato a se stesso per molti anni e il solo a essere rimasto praticamente intatto per tutto questo tempo. Dal binario 21 partivano verso i campi non solo i deportati ebrei ma anche i prigionieri politici. Desidero ringraziare per la collaborazione di questi anni, i membri dell’Aned, Associazione nazionale ex-Deportati e dell’Anpi, Associazione Nazionale Partigiani italiani. Il Memoriale in questi anni – ha continuato l’ex direttore del Corriere della Sera – ha svolto anche una funzione umanitaria di primaria importanza accogliendo l’arrivo di migliaia di profughi”.

Ringraziando il presidente Maroni per la sua vicinanza, il presidente della Fondazione De Bortoli ha successivamente passato la parola a quest’ultimo. “Sostenere i lavori per il Memoriale – ha esordito – per noi rappresenta un atto dovuto e sono dieci anni che collaboriamo con questo luogo di straordinaria importanza storica, culturale e sociale per la città e per la Lombardia.” In tema di fondi, ha specificato “per ora diamo un contributo complessivo di un milione e centomila euro, fino al 50 percento del suo costo complessivo, ma se ci sarà bisogno saremo disposti anche a dare di più per questo luogo che ha un valore immenso in tema di principi universali e validi per tutti”. Da segnalare anche l’intervento dell’assessore Cappellini che ha focalizzato l’attenzione sull’interesse della Regione nella valorizzazione “del patrimonio bibliotecario e archivistico che per noi è di vitale importanza perché favorisce la conoscenza della nostra storia con modalità innovative e in stretto raccordo con le diverse realtà culturali”.

Successivamente, a confermare la centralità del completamento dei lavori e dell’accordo con la Regione, anche Micaela Goren Monti che ha affermato come “la Biblioteca sia l’ultimo tassello per il completamento del Memoriale e diventerà un pilastro della ricerca, grazie all’enorme patrimonio di testi raccolti e custoditi in questi anni dal Cdec. Ho seguito lungamente questo progetto, dal 1998 quando ero consigliere regionale e nel 2007  come vicepresidente della Fondazione; oggi è una data di grande importanza”.

Presenti all’evento diverse personalità del mondo ebraico, dal presidente del Cdec Gadi Luzzato Voghera, all’avvocato Giorgio Sacerdoti, all’assessore al Culto della Comunità, Sara Modena.

 

Info sul progetto:
www.morpurgodecutisarchitetti.it